Io e Max a Fano
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Fano: la città della ‘moretta’!

Fano, la città della ‘moretta‘, è una delle gemme delle Marche, un luogo ricco di storia, con un’atmosfera rilassata e uno splendido tratto di costa sul Mar Adriatico.

Situata a pochi chilometri da Pesaro, questa cittadina offre un mix affascinante di cultura, mare e tradizioni locali che la rendono perfetta per una vacanza che coniuga relax e scoperta.

Fano inoltre è famosa per il suo carnevale, uno dei più antichi d’Italia, con prime testimonianze risalenti al 1347. La tradizionale sfilata dei carri allegorici e il lancio di dolci sulla folla rendono questo carnevale unico, attirando ogni anno migliaia di visitatori per una festa colorata e coinvolgente.

Sullo sfondo il lungomare di Fano: la città della ‘moretta’!
Sullo sfondo il lungomare di Fano

Dove parcheggiare il tuo camper?

Siamo arrivati a Fano in un tardo pomeriggio di fine luglio del 2021 e abbiamo parcheggiato il van in un’area camper gratuita situata in Viale Kennedy, in zona tranquilla, con camper service, e a due passi dal centro e dalle spiagge.

L’applicazione Park4night segnala anche un’area parcheggio camper fronte mare in Via Ruggeri 14
con buone recensioni. Ha un costo di €10/24 h ed è molto ampia. Non ha servizi per camper.

Un mosaico di paesaggi: tra pianure, colline e costa

Con i suoi oltre 59000 abitanti risulta essere la terza città più popolosa della regione. Il territorio comunale di Fano presenta una morfologia complessa, caratterizzata da un’alternanza di colline, pianure e zone costiere.

Posizionata strategicamente su un leggero rialzo, domina la pianura del Metauro e si affaccia sul mare Adriatico. Il centro abitato si sviluppa su un rilievo collinare, mentre la pianura si estende a sud, offrendo terreni fertili per l’agricoltura. Il sistema idrografico è caratterizzato dal canale Albani, che attraversa il territorio comunale e sfocia nel mare.

Il centro storico è un autentico gioiello da scoprire: passeggiando lungo le sue caratteristiche vie lastricate di sanpietrini si respira un’aria ricca di fascino e storia. Un perfetto equilibrio tra cultura e svago.

Corso Matteotti, la via principale, è un susseguirsi di eleganti negozi, boutique e botteghe artigiane, ideale per una sessione di shopping o per ammirare l’architettura circostante. Le strade laterali che si diramano dal corso svelano angoli suggestivi e scorci pittoreschi, perfetti per esplorare la città in modo più intimo.

La passeggiata conduce inevitabilmente a Piazza XX Settembre, cuore pulsante della città, dove si assapora tutta l’atmosfera della Fano storica.

Qui si ergono il maestoso Palazzo del Podestà, risalente al Trecento, affiancato dalla Torre Civica, simbolo della città, e la graziosa Fontana della Fortuna, che aggiunge un tocco di eleganza e romanticismo alla piazza. Questo luogo è il fulcro della vita fanese, animato da eventi, mercati e momenti di convivialità.

Una città dai mille volti

Fano, perla della costa marchigiana, vanta una storia millenaria che l’ha resa un crocevia di popoli e culture. Ha origini antichissime, risalenti all’epoca romana e ancora oggi conserva resti di quell’epoca gloriosa.

Il nome stesso della città, Fanum Fortunae, rimanda alle sue origini romane. Si narra che il tempio dedicato alla dea Fortuna sia stato eretto in seguito alla vittoria romana nella Battaglia del Metauro, una delle più importanti della storia antica.

Durante il Medioevo, Fano subì le invasioni barbariche e le lotte tra le potenze locali, vivendo sotto il dominio di diverse famiglie nobiliari, tra cui i Malatesta e i Montefeltro. La città conobbe un periodo di grande splendore nel Rinascimento, sotto la Repubblica di Venezia, in cui furono realizzati molti dei monumenti che ancora oggi caratterizzano il centro storico, come il Palazzo del Podestà e la Rocca Malatestiana.

Durante i conflitti del Rinascimento e delle guerre napoleoniche, la città subì saccheggi e distruzioni e partecipò attivamente ai moti risorgimentali.

Fu duramente colpita durante le due guerre mondiali, ma nel XX secolo, Fano ha saputo reinventarsi, diventando un importante centro agricolo grazie alla coltivazione del cavolfiore.

Arco di Augusto: simbolo dell’eterna grandezza romana

È proprio nel periodo imperiale augusteo che la presenza romana a Fano raggiunge il suo apice, come testimoniano i numerosi monumenti risalenti a quell’epoca. L’Arco di Augusto è uno dei più iconici di Fano.

Situato all’ingresso del centro storico, rappresenta il principale punto d’accesso all’antica Fanum Fortunae, come era chiamata la colonia romana fondata nel 49 a.C. sotto Giulio Cesare e successivamente sviluppata durante l’età augustea.

L’Arco di Augusto, eretto nel 9 d.C. da Ottaviano Augusto, era, appunto, la porta principale della città romana. Restaurato da Costantino nel IV secolo, fu poi danneggiato durante l’assedio di Federico da Montefeltro nel XV secolo. Le sue rovine furono utilizzate per costruire la chiesa di San Michele, mentre il suo aspetto originale è testimoniato da un bassorilievo rinascimentale.

Situato nel punto in cui la via Flaminia incontra il decumano massimo, è un capolavoro di ingegneria romana.

Se guardiamo bene la pianta di Fano, possiamo ancora vedere le strade antiche dei romani. La via Arco d’Augusto era la strada principale, che continuava la via Flaminia. Ad essa si incrociava un’altra strada importante, in parte dove c’è ora Corso Matteotti. Al loro incrocio, c’era la piazza principale, il foro.

La struttura dell’Arco di Augusto, caratterizzata da un perfetto equilibrio tra solidità ed eleganza, è un esempio tipico dell’architettura augustea. L’uso del travertino, l’opus quadratum e l’attico a pseudoportico sono elementi che conferiscono all’arco un’imponente maestosità.

Arco di Augusto (Di Parsifall - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=27771177) a Fano: la città della ‘moretta’!
Arco di Augusto (Di Parsifall – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=27771177)

Palazzo Malatestiano

Situato nel cuore di Fano, il Palazzo Malatestiano è un’emblematica testimonianza del potere dei Malatesta. Sebbene la sua impronta sia inequivocabilmente rinascimentale, l’edificio ha subito nel tempo diverse trasformazioni che ne hanno arricchito la complessità architettonica.

Nato come modesta residenza, il palazzo è un esempio di architettura civile del XIV e XV secolo, e si è arricchito nel corso dei secoli, divenendo un simbolo del potere e dello splendore della signoria. Le sue mura hanno visto nascere e crescere personaggi illustri e sono state testimoni di eventi che hanno segnato la storia della città.

Dopo aver ospitato i signori Malatesta, l’edificio è diventato il cuore della vita politica e culturale. Danneggiato da incendi e terremoti, il palazzo è stato più volte restaurato e riadattato alle nuove esigenze. Da residenza signorile a sede comunale, da teatro a museo, l’edificio ha sempre riflettuto le vicende storiche della città di Fano.

Il Palazzo Malatestiano, dopo i restauri del 1930, ha vissuto un periodo di relativa tranquillità. L’unico intervento di rilievo è stato la trasformazione del cortile interno in un suggestivo teatro all’aperto. Solo piccoli lavori di manutenzione e adeguamento hanno interessato l’edificio nel corso del XX secolo.

Per accedere al palazzo si attraversa l’imponente Arco Borgia-Cybo, un’opera del XV secolo. A sinistra dell’arco, un suggestivo ponte coperto collega l’edificio al Palazzo della Ragione. All’interno, il cortile, dominato da una maestosa rampa, è caratterizzato da due portici e da due torri, testimonianza delle diverse fasi costruttive dell’edificio.

L’ala nord del Palazzo Malatestiano è un vero e proprio scrigno di tesori. Qui, tra le sale del Museo Civico e della Pinacoteca, si possono ammirare opere d’arte, reperti archeologici e oggetti provenienti da culture lontane. Il Museo Etnico Bagnaresi, con la sua ricca collezione, rappresenta una tappa obbligata per chi desidera scoprire le meraviglie dell’artigianato e delle tradizioni di tutto il mondo.

La Rocca Malatestiana (Di Ulrichulrich - Opera propria, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=15821994) a Fano: la città della ‘moretta’!
La Rocca Malatestiana (Di Ulrichulrich – Opera propria, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=15821994)

Cattedrale di Santa Maria Assunta

La Basilica di Santa Maria Assunta, o Duomo di Fano, cuore spirituale della città, è un edificio religioso di grande rilevanza storica. Dal 1953, riconosciuta da Papa Pio XII, vanta il prestigioso titolo di basilica minore.

Le origini della cattedrale risalgono al XII secolo, quando venne eretta in stile romanico sulle ceneri di un precedente edificio distrutto da un incendio. Nel corso dei secoli, l’edificio subì numerosi rimaneggiamenti, tra cui la trasformazione delle absidi laterali in cappelle e l’abbassamento del presbiterio. Il campanile attuale, risalente al XX secolo, sostituisce quello distrutto durante la guerra.

Con la sua facciata romanica e l’interno ricco di opere d’arte, racconta una storia millenaria. Le navate, le cappelle ornate e le opere d’arte raccontano secoli di storia e di devozione. Il pulpito romanico, ricomposto con pazienza, il sarcofago di San Fortunato sotto l’altare maggiore, e le tele di maestri come il Domenichino e il Carracci sono tesori inestimabili.

Duomo di Fano (Immagine Di Parsifall - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=27770132) a Fano: la città della ‘moretta’!
Duomo di Fano (Immagine Di Parsifall – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=27770132)

Chiesa di San Pietro in Valle

Nel cuore di Fano sorge anche la chiesa di San Pietro in Valle, un bell’esempio di architettura barocca marchigiana.

Sulle vestigia di un precedente luogo di culto, eretto nel lontano 778 e dedicato anch’esso a San Pietro, sorge l’attuale chiesa. L’enigmatico nome, ‘in Valle’, continua a stimolare la curiosità degli studiosi. Alcuni sostengono che si riferisca alla posizione della chiesa in una zona depressa, mentre altri la collegano alla presenza di antiche mura romane.

La facciata, rimasta incompiuta, conserva ancora oggi l’impronta di un progetto più ambizioso, che prevedeva un rivestimento in pietra e nicchie ornate. L’attuale aspetto essenziale crea un’atmosfera di mistero e attesa.

La chiesa si sviluppa secondo uno schema a croce latina, con una navata unica scandita da un ritmo di arcate e pilastri. La copertura a botte conferisce all’ambiente un’atmosfera solenne, mentre le sei cappelle laterali offrono spazi intimi per la devozione. Il transetto, coronato da una maestosa cupola, culmina in un punto di intensa luminosità.

Chiesa di San Pietro in Valle a Fano: la città della ‘moretta’!
Chiesa di San Pietro in Valle

La maestosità delle mura di Fano: un viaggio tra storia e difesa

La cinta muraria di Fano è un’opera ingegneristica e storica di grande rilievo, un vero e proprio gioiello archeologico. Costruita in epoca romana, sotto l’imperatore Augusto, è un esempio straordinario di ingegneria militare, e la sua realizzazione era finalizzata a proteggere la colonia romana di Julia Fanestris, un importante centro commerciale e strategico sulla Via Flaminia.

Le mura si estendevano per circa 2 km, con uno spessore che raggiungeva i 1,80 metri. Raggiungevano un’altezza di circa 14 metri ed erano dotate di 28 torri cilindriche, poste a distanza regolare l’una dall’altra. La costruzione utilizzava principalmente conci di pietra arenaria disposti a filari orizzontali, con un riempimento interno di malta e scaglie di lavorazione.

Due erano le porte di accesso principali: l’Arco di Augusto, la porta principale della città, e la Porta della Mandria. Purtroppo, nel corso dei secoli, la cinta muraria ha subito numerosi danneggiamenti e modifiche. Oggi si conserva solo circa un terzo del perimetro originario, principalmente nella zona nota come “Mura della Mandria”. Nonostante ciò, il tratto superstite offre un’idea chiara della maestosità e dell’importanza strategica di questa fortificazione.

Siti archeoologici: un tuffo nel cuore della storia antica

Fano nasconde numerosi tesori archeologici che testimoniano la sua ricca storia. L’Area Archeologica di Sant’Agostino, situata sotto la chiesa di Sant’Agostino, ha rivelato importanti reperti romani.

La chiesa sorge su antiche fondamenta romane, forse i resti della Basilica di Vitruvio o di un tempio dedicato alla dea Fortuna. La chiesa, intitolata a Santa Lucia fino al 1265, potrebbe essere stata costruita direttamente su queste rovine o in un secondo momento, sfruttando un sito già occupato. L’esatta datazione della costruzione originaria rimane incerta.

L’antica chiesa di Santa Lucia, oggi dedicata a Sant’Agostino, è stata quasi completamente distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale. Situata nel centro storico di Fano, è attualmente in fase di ricostruzione, mentre il convento attiguo, ricco di opere d’arte, sarà presto sede del Museo Diocesano.

Una scala nascosta dietro un’edicola in muratura cela un segreto millenario. I resti romani, sui quali poggia la chiesa, sono ancora avvolti nel mistero. Si tratta forse del leggendario Tempio della Fortuna o della celebre Basilica di Vitruvio? Solo ulteriori studi potranno svelare l’enigma.

Altri siti di interesse sono I resti dell’anfiteatro romano che si trovano nell’area dell’ex caserma Montevecchio, mentre in di via De Amicis sono stati rinvenuti i resti di un teatro romano.

Molti dei siti archeologici offrono visite guidate che ti permetteranno di approfondire la storia e l’importanza di questi luoghi.

Sempre nel cuore della città sorge l’Augusteum di Fano, un tempio romano dedicato a Claudio, menzionato da Vitruvio nella sua opera sull’architettura. Tuttavia, il celebre architetto non si attribuisce la progettazione dell’edificio, e l’incertezza sulla datazione precisa lascia aperte molte domande sull’autore di questo imponente complesso religioso.

Resti romani a Fano: la città della ‘moretta’!
Resti romani

Le spiagge di Fano: un litorale per tutti, tra relax, divertimento e accoglienza

Fano offre un litorale ricco e diversificato, perfetto per ogni tipo di visitatore. Le sue spiagge si distinguono per la varietà: dalla sabbia fine alle aree con ciottoli, il tutto affacciato su acque limpide che hanno valso alla città la prestigiosa Bandiera Blu, simbolo della qualità ambientale e dei servizi.

La località è anche orgogliosamente insignita della Bandiera Verde, attribuita dai pediatri italiani alle destinazioni ideali per le famiglie con bambini, grazie alla sicurezza delle spiagge, alle acque basse e alla presenza di aree gioco attrezzate.

Durante il nostro soggiorno, il litorale brulicava di vita: turisti e locali animavano le spiagge e il lungomare, creando un’atmosfera molto vivace e accogliente, sebbene a tratti affollata.

Fano pensa anche ai nostri amici a quattro zampe, con due spiagge appositamente attrezzate per accogliere i cani che possono così godersi il mare in libertà.

Sul lungomare di Fano è possibile ammirare i trabucchi, antiche strutture in legno utilizzate per la pesca da terra, che ricordano palafitte sospese sull’acqua. Queste costruzioni rappresentano non solo un ingegnoso metodo di pesca tradizionale, ma anche un affascinante simbolo della cultura marinara locale.

Passeggiando lungo la costa, oltre ai trabucchi, si incontra il mercato del pesce all’ingrosso, un luogo ricco di profumi e colori dove i pescatori locali offrono il meglio del pescato fresco, direttamente dal mare alle mani degli acquirenti. Un’esperienza autentica che racconta la forte connessione tra Fano e il suo mare.

 Trabucchi a Fano: la città della ‘moretta’!
Trabucchi a Fano

La ‘moretta’

Quando è arrivata l’ora di cena, io e Max, abbiamo deciso di fermarci al ristorante self-service Pesce Azzurro, famoso per il suo ambiente informale e per la cucina legata alla tradizione marinara. Con un vassoio condiviso, abbiamo scelto il menù del giorno, una selezione semplice ma gustosa di piatti a base di pesce fresco.

La vera sorpresa della serata è stata però l’assaggio della moretta di Fano, una specialità locale che ci ha conquistati!

La moretta è molto più di un semplice caffè corretto: è un connubio unico di sapori intensi e aromatici. Questo drink, forte e dolce al tempo stesso, si beve generalmente come digestivo dopo i pasti, ma ha origini umili e pratiche.

Nato tra i marinai e i pescatori del porto di Fano, era utilizzato per riscaldarsi o darsi energia prima di affrontare il mare. La sua ricetta tradizionale prevede una miscela di anice, rum e brandy in parti pressoché uguali, che viene riscaldata e versata sul caffè con una tecnica specifica per stratificarne i colori.

La preparazione della moretta richiede un po’ di attenzione e precisione, ma per chi volesse cimentarsi a casa, le istruzioni dettagliate sono facilmente reperibili online. Ti assicuro che vale la pena provarla: il suo gusto ricco e avvolgente è davvero un’esperienza da non perdere!

Questa città regala molto più di quanto io e Max siamo riusciti a vedere. Per motivi di tempo, non abbiamo potuto esplorare ogni aspetto della sua ricchezza storica, culturale e paesaggistica. Tuttavia, anche quel poco che abbiamo vissuto è bastato per farci innamorare della sua aria accogliente e delle tante esperienze che ha da offrire.

Fano è una meta ideale non solo per una visita di un giorno, ma anche per una vacanza completa, soprattutto se viaggi in famiglia. Le sue onorificenze, come la Bandiera Blu e la Bandiera Verde, confermano l’attenzione della città al benessere e al comfort di grandi e piccini.

Ti consiglio di aggiungerla al tuo itinerario: scoprire Fano sarà un viaggio emozionante tra mare, storia e tradizioni.

Io e Max sul lungomare di Fano: la città della ‘moretta’!
Io e Max sul lungomare di Fano
Tramonto a Fano: la città della ‘moretta’!
Tramonto a Fano

TravelPodcast ‘Avventure su quattro ruote!’

Non dimenticare di seguire il mio TravelPodcast dedicato ai viaggi in camper! In ogni episodio, ti porterò in un affascinante viaggio attraverso i luoghi più belli e le storie più coinvolgenti delle mie avventure on the road.

Condividerò suggerimenti pratici, ispirazioni per le tue destinazioni e racconti avventurosi che sicuramente risveglieranno la tua passione per l’esplorazione. Che tu sia un amante dei viaggi in camper o semplicemente desideri scoprire le meraviglie del mondo, questo podcast è pensato per te.

Sintonizzati e unisciti a me nei prossimi e nuovi episodi! Trovi informazioni nella sezione PODCAST del blog.

Lucy

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