Camper, Tour, Travels, Van, Vanlife, Viaggi, Viaggi in camper, Vita in camper

Dietro le quinte della libertà: due giorni tra Carthago e Hymer

Dietro le quinte della libertà: due giorni tra Carthago e Hymer. Durante il nostro viaggio estivo, tra una tappa e l’altra, a Max si è accesa una lampadina: “Aspetta… ma la fabbrica della Carthago non è proprio qui vicino?”.
In effetti lo era. E poco dopo abbiamo scoperto che a soli quindici chilometri c’era anche il Museo Hymer.
Due deviazioni improvvisate che ci hanno portato a scoprire il cuore della produzione Carthago e a fare un salto nella storia del plein air all’Erwin Hymer Museum. Un tuffo tra camper d’epoca, soluzioni geniali e atmosfere vintage che non ci aspettavamo… e che ci sono piaciute un sacco.

Io e Max alla Carthago ad Aulendorf in Germania
Io e Max alla Carthago ad Aulendorf in Germania
Io e Max davanti all'ingresso del Erwin Hymer Museum a Bad Waldsee, in Germania
Io e Max davanti all’ingresso del Erwin Hymer Museum a Bad Waldsee, in Germania

Dove parcheggiare il tuo camper?

Il Carthago Womo Stellplatz è un’area sosta dedicata ai camperisti che visitano la sede della celebre casa produttrice tedesca. L’area è ben attrezzata, con piazzole ampie, carico/scarico e corrente elettrica.

La posizione è ideale per chi desidera esplorare non solo lo stabilimento Carthago, ma anche il piccolo centro cittadino e i dintorni verdi della regione dell’Oberschwaben.

La corrente elettrica e l’erogazione di acqua sono a pagamento: 50 centesimi per 1 kW e 50 centesimi per 50 litri d’acqua. Un servizio davvero utilissimo!

Secondo me, tutte le aree di sosta dovrebbero offrire queste comodità.

Carthago Reisemobilbau GmbH: viaggio tra innovazione e qualità artigianale

La Carthago Reisemobilbau GmbH è uno dei nomi più prestigiosi nel settore dei camper di alta fascia in Europa. Fondata nel 1979 da Karl-Heinz Schuler, l’azienda ha iniziato producendo allestimenti per furgoni prima di specializzarsi nella progettazione e costruzione di motorhome di lusso.

Con sede ad Aulendorf, nel Baden-Württemberg, Carthago è cresciuta rapidamente grazie alla qualità costruttiva, all’attenzione ai dettagli e all’innovazione tecnica. La filosofia del marchio è quella di unire comfort, design funzionale e affidabilità, con uno stile elegante e soluzioni intelligenti per la vita a bordo.

Carthago produce due linee principali:

  • Carthago: camper premium, spesso su base Fiat Ducato o Mercedes-Benz, noti per gli interni raffinati, l’isolamento termico avanzato e la struttura leggera in vetroresina e alluminio.
  • Malibu: marchio più accessibile, che offre sia van camperizzati che motorhome compatti, con la stessa cura artigianale del brand principale.

Lo stabilimento di Aulendorf è un vero e proprio centro di eccellenza, con linee produttive moderne e uno showroom aperto al pubblico, dove è possibile scoprire da vicino i modelli, fare il tour dell’azienda tramite visita guidata e persino pernottare nell’area sosta dedicata ai clienti e ai curiosi: il Carthago Womo Stellplatz.

La Carthago, famosa per i suoi veicoli ricreazionali di alta qualità, spesso offre la possibilità di fare tour guidati presso i loro stabilimenti o showroom. Questi tour permettono di vedere da vicino come vengono realizzati i camper, scoprire le innovazioni tecniche, e conoscere nel dettaglio i diversi modelli disponibili.

Partecipare a un tour guidato Carthago è un’ottima occasione per:

  • capire meglio la qualità dei materiali e le tecniche di costruzione
  • ricevere spiegazioni dettagliate direttamente dagli esperti dell’azienda
  • valutare quale modello si adatta meglio alle proprie esigenze di viaggio

Con grande entusiasmo avevo completato la registrazione e prenotato il tour guidato per me e Max direttamente sul sito di Carthago, sperando di poter vedere da vicino il processo di produzione e conoscere meglio i loro veicoli. Davano come data disponibile il 29 luglio (giorno in cui saremmo arrivati). Purtroppo, però, ho ricevuto una risposta che mi ha un po’ deluso: era ormai troppo tardi per prenotare e, soprattutto, in questo periodo non sono previste visite guidate presso lo stabilimento.

Avrei davvero voluto approfittare di questa opportunità unica per approfondire la qualità dei materiali, le tecnologie adottate e il design che contraddistingue Carthago. Nonostante questa battuta d’arresto, spero di riuscire a partecipare a un tour in futuro, perché sarebbe un’esperienza davvero preziosa per chi, come noi, ama viaggiare in camper.

Max ed io alla Carthago Womo Stellplatz
Max ed io alla Carthago Womo Stellplatz

Oltre il museo: esplorando il cuore pulsante della produzione Hymer a Bad Waldsee

E a soli 15  km dall’azienda Carthago si estende l’universo Hymer: non solo il celebre Erwin Hymer Museum, situato vis-à-vis agli stabilimenti della Hymer AG a Bad Waldsee, ma anche un complesso di edifici produttivi, amministrativi e logistici. Da queste strutture emergono la progettazione, la produzione e l’innovazione continue del gruppo Hymer.

La Hymer è una delle aziende più storiche e prestigiose nel mondo dei veicoli ricreazionali europei, considerata un’icona del caravaning tedesco.

La Hymer nasce nel 1923 come bottega artigiana di Erwin Hymer, ma è nel 1957 che si affaccia nel mondo dei veicoli ricreazionali, producendo la sua prima caravan, la “Ur-Troll”, in collaborazione con Arist Dethleffs (altro nome noto nel settore).

Nel 1961, esce il primo camper a marchio proprio: il mitico Hymermobil, che diventerà un vero simbolo del turismo itinerante tedesco e europeo.

Oggi Hymer fa parte del gruppo Erwin Hymer Group, che a sua volta è stato acquisito nel 2019 dal colosso americano Thor Industries, creando il più grande gruppo mondiale nel settore camper e caravan.

Hymer produce ancora oggi camper e van di fascia medio-alta e alta, molto apprezzati per qualità costruttiva, comfort e affidabilità. I modelli spaziano da:

  • Camper puri e furgonati 
  • Semintegrali e motorhome 
Ingresso Erwin Hymer Museum a Bad Waldsee, in Germania
Ingresso Erwin Hymer Museum 

Dove parcheggiare il tuo camper?

A pochissimi metri dal museo si trova un ampio parcheggio con numerosi stalli riservati ai camper, perfetto anche per chi è di passaggio e vuole sostare una notte.

Sebbene non sia presente il camper service, la posizione è estremamente comoda per visitare non solo l’Erwin Hymer Museum, ma anche gli altri edifici del complesso Hymer: dallo showroom alla sede produttiva, passando per gli uffici e gli spazi espositivi. Un punto di sosta pratico e strategico, ideale per immergersi nel mondo Hymer senza stress.

Un viaggio nella storia del camper: l’Erwin Hymer Museum tra modelli iconici e sogni su ruote

L’Erwin Hymer Museum è stato inaugurato il 29 ottobre 2011 a Bad Waldsee, in Germania. L’idea e la realizzazione del museo sono state fortemente volute da Erwin Hymer stesso, il pioniere e fondatore dell’azienda, che è venuto a mancare nel 2013.

Erwin Hymer non era solo un imprenditore di successo, ma un grande appassionato di viaggi e di vita all’aria aperta, oltre che un collezionista instancabile. La sua vasta collezione di veicoli ricreazionali storici, provenienti da tutto il mondo, costituisce il cuore del museo. Il suo obiettivo era creare non solo una semplice esposizione di pezzi storici, ma un museo interattivo e “vivo”, che potesse ispirare la voglia di viaggiare e far scoprire l’evoluzione del turismo “en plein air” a persone di tutte le età, inclusi i bambini.

Il museo è gestito dalla Fondazione Erwin Hymer, un’organizzazione no-profit creata da Erwin Hymer nel 2001 con lo scopo di promuovere l’arte e la cultura, in particolare nel campo tecnico, e di istituire e mantenere un museo dedicato a roulotte e camper d’epoca.

Un viaggio attraverso 90 anni di storia

Il museo offre un percorso espositivo unico in Europa, che si estende su più di 6000 metri quadrati e ripercorre circa 90 anni di storia del turismo mobile.

All’interno, non troverai le classiche vetrine, ma un percorso che simula un nastro d’asfalto, ai cui lati sono parcheggiati gli oltre 80 veicoli in esposizione. Questi includono di tutto: dalle primissime caravan degli anni ’30, come la Dethleffs Wohnauto del 1931 (la prima caravan prodotta in Germania) e la Car Cruiser britannica del 1932, fino ai motorhome più moderni.

Ci sono anche esemplari particolari, come le caravan autocostruite del periodo della DDR (Deutsche Demokratische Republik) trainate da Trabant, i primi motorhome integrali degli anni ’70 e persino una splendida roulotte americana Airstream abbinata a una rara Edsel Ranger del 1958.

Il biglietto di ingresso al museo Erwin Hymer Museum, in Germania
Il biglietto di ingresso al museo

L’esperienza è arricchita da opportunità fotografiche che simulano luoghi iconici d’Europa, un auditorium per la proiezione di filmati d’epoca e un ristorante con specialità internazionali.

L’ingresso al museo è consentito dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Lunedì è il giorno di chiusura e il costo di ingresso per gli adulti è di €14. Il Ristorante Caravano completa l’esperienza con un’offerta gastronomica internazionale, ispirata alle cucine di tutto il mondo.

Puoi trovare tutte le info sul sito del museo: https://www.erwin-hymer-museum.de

Quando la storia sorprende più dell’innovazione

Non avevamo programmato la visita al museo Hymer, e forse è proprio questo che l’ha resa ancora più sorprendente. Mi aspettavo una raccolta di veicoli storici, magari qualche caravan d’epoca da guardare distrattamente. Invece mi sono ritrovata completamente immersa in un viaggio attraverso la storia del plein air, con mezzi che non solo raccontano un’epoca, ma che hanno anticipato, con intuizione straordinaria, molte delle soluzioni che oggi consideriamo “moderne”.

Ogni camper, ogni roulotte, ogni allestimento esposto sembrava parlare. Mostrava con orgoglio quanto fossero avanti le idee di allora. Dalla gestione degli spazi al concetto di viaggio come stile di vita, tutto era già stato pensato. Ovviamente, i materiali erano diversi, le forme meno aerodinamiche, e la tecnologia ancora lontana da quella di oggi, ma la sostanza c’era tutta. Ci si rende conto che, in fondo, non abbiamo inventato nulla: abbiamo solo reso più comodo, efficiente e digitale ciò che era già stato ideato con grande ingegno.

Mi ha colpito anche il design di certi veicoli, l’attenzione ai dettagli, la capacità di sfruttare ogni centimetro senza rinunciare a un certo gusto estetico. Alcuni interni ricordano salottini d’altri tempi, altri sorprendono per lo stile moderno e innovativo che avevano già allora. È incredibile pensare che già negli anni Quaranta, Cinquanta o Sessanta c’erano camper in grado di offrire indipendenza, mobilità e un sorprendente senso di casa su quattro ruote.

E poi c’è l’atmosfera: il museo è curato nei minimi particolari, mai noioso, capace di coinvolgere anche chi, come me, non è un’esperta di motori. Mi sono trovata a osservare particolari, a leggere pannelli, a immaginare le persone che viaggiavano su quei mezzi tanti anni fa. Era un altro modo di viaggiare, forse più lento, sicuramente più essenziale. Ma altrettanto libero.

Alla fine, sono uscita con un misto di meraviglia e gratitudine. Perché quel museo non è solo una raccolta di veicoli: è un tributo alla creatività, al desiderio di esplorare, al bisogno, intramontabile, di sentirsi a casa ovunque.

Presto sul mio canale YouTube un video imperdibile!

Lucy



Potrebbe piacerti...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.