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Alla scoperta del Santuario di Tindari: storia, fede e panorami mozzafiato

Alla scoperta del Santuario di Tindari: tra storia, fede e panorami mozzafiato. Un luogo che ci ha affascinati con la sua bellezza e la sua spiritualità.

Un sito che custodisce secoli di devozione e leggende affascinanti, immerso in un panorama mozzafiato tra il mare e i laghetti di Marinello. Alla ricerca di un po’ di sollievo dalla calura estiva, abbiamo deciso di spostarci verso zone più fresche.

Dopo due giorni di pace e natura incontaminata trascorsi alla Spiaggia di Mezzana, era arrivato il momento di rimetterci in viaggio. Salutiamo quel piccolo angolo di paradiso con la promessa di tornarci un giorno e riprendiamo la strada verso la prossima meta.

Ci trovavamo nei pressi del suggestivo Parco Naturale dei Laghetti di Marinello, un’area di straordinaria bellezza dove il mare incontra la natura incontaminata, creando un paesaggio unico tra specchi d’acqua salmastra, dune di sabbia e il promontorio roccioso che sovrasta la costa.

Cartello stradale che indica l'ngresso di Tindari, nel comune di Patti, Messina
Ingresso di Tindari

Una sosta gustosa: arancini, calamari freschi e un incontro inaspettato

Prima di raggiungere Tindari, intorno alle 19, lungo la strada ci siamo imbattuti in una trattoria che esibiva con orgoglio un cartellone con la scritta “Cucina tipica siciliana”. Affamati e incuriositi, non abbiamo resistito alla tentazione di fermarci, sperando di aver trovato un buon locale.

E che fortuna! Ci siamo deliziati con due arancini classici al ragù a testa, accompagnati da un generoso contorno di patatine fritte e un vassoio enorme di calamari appena fritti. Ogni boccone era un tripudio di sapori autentici, e la freschezza del pesce era indiscutibile. Insomma, una vera scoperta gastronomica.

A rendere l’esperienza ancora più piacevole è stato il titolare del locale, un uomo simpaticissimo con un bagaglio di esperienze lavorative tra l’Italia e le Canarie. Chiacchierando, abbiamo scoperto che aveva vissuto per anni in provincia di Milano, proprio nel paese accanto a quello in cui abitavo io. Il mondo è davvero piccolo!

Dove parcheggiare il tuo camper?

Dato che si era fatto tardi, abbiamo deciso di fermarci a Tindari, una suggestiva frazione del comune di Patti, arroccata a circa 300 metri di altitudine. Da qui, la vista è semplicemente spettacolare: il Mar Tirreno si estende all’orizzonte e sotto di noi si snodava la Riserva Naturale Orientata dei Laghetti di Marinello, un luogo incantevole che sembra dipinto.

Abbiamo trovato un parcheggio tranquillo lungo via Nazionale, all’ombra degli alberi e vicino ad alcune abitazioni. A pochi passi da lì, c’era una fontanella di acqua potabile, una comodità in più anche se il parcheggio non disponeva di camper service.

Dando un’occhiata alle recensioni più recenti sull’applicazione Park4night, sembra però che la situazione oggi sia cambiata: il parcheggio è diventato a pagamento dalle 7 alle 20 e la fontanella non è più presente. Segno che i luoghi di sosta, con il tempo, possono mutare e che è sempre utile controllare le informazioni aggiornate prima di arrivare.

Rimane comunque un punto di sosta strategico per chi desidera visitare lo splendido Santuario della Madonna di Tindari e ammirare il panorama mozzafiato che lo circonda. Da qui, infatti, è possibile godere di una vista impareggiabile sui Laghetti di Marinello e sulle acque cristalline del Mar Tirreno, rendendo la visita un’esperienza davvero suggestiva.

Parcheggio a Patti, Messina
Parcheggio a Patti
Io e Max. Alle nostre spalle il panorama visto dal parcheggio a Patti, Messina
Io e Max. Alle nostre spalle il panorama visto dal parcheggio

La Basilica Santuario di Maria Santissima del Tindari

Il Santuario di Tindari o Basilica Santuario di Maria Santissima del Tindari sorge sulla cima di un colle e domina i Laghetti di Marinello. Situato su un promontorio che sovrasta la costa tirrenica della Sicilia, è uno dei luoghi di culto più suggestivi e affascinanti dell’isola.

La sua storia è strettamente legata al culto della Madonna Nera di Tindari, una statua lignea di origine bizantina che attira ogni anno numerosi pellegrini e visitatori.

Il santuario sorge sulle rovine dell’antica Tyndaris, una colonia greca fondata nel 396 a.C. dai Siracusani. La città, nel corso dei secoli, passò sotto il dominio romano e successivamente bizantino, periodo in cui si sviluppò il culto della Madonna Nera.

L’attuale edificio si trova esattamente dove un tempo sorgeva l’antica fortezza o castello di Tindari. L’esistenza di questa struttura è confermata dalla presenza di elementi architettonici difensivi, come merli o coronamenti, nelle precedenti costruzioni religiose. Questo suggerisce che antiche chiese potrebbero essere state ricavate all’interno di edifici fortificati preesistenti.

Il primo luogo di culto sorse probabilmente in epoca medievale e nei secoli subì numerosi rifacimenti. L’attuale santuario, imponente e visibile da lontano, è stato costruito nel XX secolo per sostituire la precedente chiesa, ormai troppo piccola per ospitare i fedeli.

Oggi il Santuario di Tindari è una meta di pellegrinaggio molto frequentata, soprattutto l’ 8 settembre, giorno dedicato alle celebrazioni in onore della Madonna Nera.

Dall’ampia terrazza panoramica del santuario si apre una vista mozzafiato sulla costa tirrenica, dove il mare incontra il cielo in un orizzonte senza fine. Da qui si può ammirare in tutto il suo splendore la famosa Riserva Naturale dei Laghetti di Marinello, un’area di straordinaria bellezza caratterizzata da suggestive lagune salmastre, spiagge di sabbia dorata e un ecosistema unico.

Il contrasto tra l’azzurro cristallino del mare, le sinuose lingue di sabbia modellate dal vento e il verde della vegetazione circostante regala uno scenario di rara meraviglia, capace di incantare chiunque.

La struttura del santuario

Dal parcheggio, l’unico percorso disponibile per raggiungere il santuario è una strada in salita, affiancata da un suggestivo sentiero panoramico. Camminando lungo il tragitto, si possono ammirare scorci mozzafiato che abbracciano il paesaggio circostante, regalando vedute indimenticabili.

Dopo circa venti minuti di cammino immersi nella natura, tra il profumo della vegetazione e la tranquillità del luogo, si arriva finalmente di fronte all’imponente e affascinante edificio sacro, che si staglia maestoso sullo sfondo, trasmettendo un senso di pace e spiritualità.

La facciata del santuario, a forma di capanna, è incorniciata da due campanili. Il portale d’ingresso è decorato con bugnato, una lavorazione della pietra che crea un effetto sporgente, e questo motivo si estende anche alla parte inferiore della facciata. Sopra il portale, al secondo livello, si trova una finestra circolare. Un timpano triangolare con l’iscrizione “AVE MARIA” completa la parte superiore della facciata.

I campanili sono decorati con semplici cornici nella parte inferiore e le loro sezioni centrali sono ornate da stelle a otto punte. Al terzo livello, il campanile di destra presenta aperture ad arco su ogni lato, mentre quello di sinistra ha un oculo cieco con un orologio. La parte superiore dei campanili è chiusa da guglie a base quadrata, e a sinistra si trova una struttura esterna più piccola per le campane.

All’interno, sulla parete opposta all’ingresso, sopra il portale, è dipinta una scena che raffigura la processione che porta la statua sacra dalla spiaggia alla parte alta della città. È presente anche un dipinto a olio di Guglielmo Borremans, che rappresenta Santa Febronia, patrona di Patti, portata in cielo da un angelo.

La statua della Madonna è il vero cuore del santuario. Raffigura la Vergine seduta in trono con in braccio il Bambino Gesù. La sua caratteristica principale è il colore scuro del legno, che ha dato origine a diverse interpretazioni e leggende. Una delle più note racconta di una pellegrina che, vedendo il volto scuro della Madonna, espresse il suo disappunto. In risposta, la Vergine le parlò, pronunciando la celebre frase in dialetto siciliano: “Nigra sum, sed formosa”, ovvero “Sono nera, ma bella”, un riferimento al Cantico dei Cantici della Bibbia.

La leggenda della Madonna Nera

Secondo la leggenda, la statua della Madonna Nera giunse a Tindari attorno all’VIII-IX secolo, trasportata su una nave bizantina in fuga dall’Oriente a causa delle persecuzioni iconoclaste. La nave, a causa di una tempesta, trovò rifugio nel porto naturale di Tindari.

I marinai, per alleggerire il carico, iniziarono a gettare in mare le merci, ma la nave continuava a non muoversi. Solo quando portarono a terra anche la statua della Madonna, la nave poté riprendere il suo viaggio. Questo evento fu interpretato come un segno divino, indicando che la Vergine desiderava rimanere in quel luogo.

La statua fu quindi portata sulla collina soprastante, dove fu collocata in una piccola chiesa. Nel corso del tempo, la chiesa dovette essere ampliata più volte per accogliere il crescente numero di pellegrini, attratti dalla fama dei miracoli attribuiti alla statua.

Un dolce assaggio di Sicilia: la nostra prima granita a Tindari

Sulla piazza antistante il santuario si trovano un comodo parcheggio, diversi negozi di souvenir e alcuni bar, perfetti per una pausa rinfrescante.

Qui abbiamo avuto il piacere di gustare la nostra prima granita siciliana del viaggio: Max ha scelto quella al mandarino, mentre io ho optato per quella ai gelsi, un gusto che non avevo mai provato prima e che si è rivelato una vera delizia. Anche quella al mandarino era eccezionale, con un sapore intenso e naturale. Mi ha fatto sorridere ripensare a quando, vent’anni fa, sceglievo sempre la classica granita al limone o al caffè. Ritrovare questi sapori in un contesto così suggestivo ha reso il momento ancora più speciale.

Esplorando i dintorni del santuario, abbiamo fatto una scoperta affascinante: i resti archeologici dell’antica città di Tindari, sorprendentemente ben conservati. Tra questi, il suggestivo Teatro Greco spiccava per la sua imponenza e bellezza, unico sito accessibile al pubblico in quel momento. Purtroppo, gli altri scavi erano chiusi, lasciandoci solo immaginare le meraviglie celate oltre le recinzioni.

L’area archeologica di Tindari è un sito di grande valore storico e culturale. L’antica città fu fondata nel 396 a.C. dai Greci, più precisamente dai Siracusani guidati da Dionisio I, come colonia fortificata durante le guerre contro i Cartaginesi. Successivamente, divenne un importante centro romano prima di subire un lento declino nel periodo tardo-antico.

L’area conserva numerose testimonianze del suo glorioso passato greco e romano. Tra le principali attrazioni ci sono il Teatro Greco, le mura di cinta, l’area delle abitazioni e delle terme romane e altri importanti resti.

Resti del Teatro Greco a Tindari, In provincia di Patti, in Sicilia
Resti del Teatro Greco a Tindari

Al ritorno, mentre percorrevamo la strada immersi nei pensieri delle meraviglie che avevamo appena visto, il cielo si è tinto di colori straordinari. Un tramonto spettacolare ci ha sorpresi, regalando un’esplosione di sfumature calde e avvolgenti che hanno reso quel momento ancora più emozionante. Un perfetto saluto alla nostra avventura.

L’indomani, con il cuore colmo di meraviglia, abbiamo ripreso il nostro viaggio attraverso la splendida Sicilia, una terra che fin dal primo istante ci ha conquistati. Qui ogni paesaggio è un dipinto vivente, un susseguirsi di scenari incantevoli che spaziano dal mare cristallino alle imponenti montagne, dalle dolci colline alle affascinanti città d’arte.

Ogni angolo di questa terra regala emozioni intense, sorprendendoti con la sua bellezza senza tempo, la sua storia millenaria e i suoi colori vibranti che ti abbagliano e ti rapiscono l’anima.

Io e Max. Dietro di noi il tramonto a Tindari, Messina
Io e Max sulla strada del Santuario di Tindari. Dietro di noi il tramonto

TravelPodcast ‘Avventure su quattro ruote!’

Non dimenticare di seguire il mio TravelPodcast dedicato ai viaggi in camper! In ogni episodio, ti porterò in un affascinante viaggio attraverso i luoghi più belli e le storie più coinvolgenti delle mie avventure on the road.

Condividerò suggerimenti pratici, ispirazioni per le tue destinazioni e racconti avventurosi che sicuramente risveglieranno la tua passione per l’esplorazione. Che tu sia un amante dei viaggi in camper o semplicemente desideri scoprire le meraviglie del mondo, questo podcast è pensato per te.

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Lucy

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