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Castello di San Fili: storia, mistero e panorami mozzafiato

Immerso nel fascino senza tempo della Calabria, il Castello di San Fili si erge maestoso tra storia e leggenda. Questa antica fortezza, avvolta dal mistero e testimone di secoli di eventi, racconta un passato fatto di battaglie, nobiltà e segreti ancora da svelare.

Situato in una posizione panoramica straordinaria, il castello domina il paesaggio circostante, offrendo uno spettacolo suggestivo che cattura l’immaginazione di chi lo visita.

Guardavalle Marina: un angolo di Calabria tra spiagge bianche e mare cristallino

Prima di addentrarci tra le mura antiche del Castello di San Fili, il nostro viaggio ci ha portati a Guardavalle Marina, una tranquilla località balneare che fa parte del comune di Guardavalle. Ci troviamo ancora in provincia di Catanzaro, immersi in un angolo di Calabria dove il tempo sembra scorrere più lentamente.

Guardavalle Marina è una piccola perla della costa calabrese, molto apprezzata dai turisti per le sue spiagge di sabbia bianca e finissima di origine silicea e per le acque cristalline che brillano sotto il sole.

Il suo lungomare è vivace e ben attrezzato per accogliere i visitatori, con stabilimenti balneari, locali e ristoranti dove gustare le specialità del posto con vista sul mare. Per chi predilige la spiaggia libera, sono disponibili anche docce pubbliche gratuite, un servizio comodo per rinfrescarsi dopo una giornata di sole e mare. La vicinanza con borghi storici e con la natura selvaggia dell’entroterra calabrese la rende una base perfetta per esplorare la regione.

Dove parcheggiare il tuo camper?

Senza l’ausilio di applicazioni o mappe, ci affidiamo all’intuito e troviamo un piccolo spazio perfetto per la sosta libera alla fine di Via Lungomare, accanto a una rotonda stradale e a pochi passi dalla spiaggia. Il suono delle onde e la brezza marina ci accolgono, regalandoci fin da subito la sensazione di essere nel posto giusto.

Sull’applicazione Park4night è segnalata solo una fontanella proprio di fronte al punto in cui abbiamo sostato. Con il nostro minivan siamo riusciti a parcheggiare senza difficoltà e a trascorrere due notti tutto sommato tranquille. Dico “tutto sommato” perché, essendo praticamente a ridosso della strada, il passaggio di veicoli si è protratto fino a tarda notte, disturbando un po’ il silenzio che avremmo desiderato.

Insomma, si tratta di una sosta comoda per una notte o due, ma non è il luogo ideale per una sosta prolungata in libera, soprattutto per chi viaggia con un camper di grandi dimensioni. In ogni caso il suono delle onde e le bellissime albe sul litorale hanno allietato il nostro soggiorno.

Facendo qualche ricerca sul web, ho scoperto che nei comuni vicini ci sono un paio di campeggi ben attrezzati, ideali per chi desidera trascorrere le vacanze con tutti i comfort.

Punto dove abbiamo sostato a Guardavalle Marina

Castello di San Fili: gioiello dimenticato tra mare e storia

Il giorno seguente, mentre proseguivamo il nostro viaggio verso la tappa successiva, un cartello lungo la strada ha catturato la nostra attenzione: segnalava la presenza di un castello. Incuriositi, decidiamo di deviare dal percorso principale per scoprire questa meraviglia nascosta. Eravamo ufficialmente entrati nella provincia di Reggio Calabria, più precisamente nel territorio del comune di Stignano, un borgo che sembrava custodire storie e suggestioni di un passato avvincente.

Affascinati dall’idea di scoprire luoghi ricchi di storia e mistero, non abbiamo esitato un attimo: abbiamo svoltato e seguito le indicazioni, spinti dalla nostra innata curiosità. Dopo circa un chilometro di strada, in parte sterrata e in costante salita, il panorama intorno a noi si è aperto, rivelando una visione quasi surreale.

Davanti ai nostri occhi, imponente e solitario, si stagliava il Castello di San Fili. Isolato nel cuore della campagna calabrese, sembrava sospeso nel tempo, incorniciato da un paesaggio spettacolare: da un lato il mare che scintillava all’orizzonte, dall’altro le montagne imponenti e i campi dorati mossi dal vento. Un luogo dal carisma antico, avvolto in un silenzio che raccontava storie di epoche lontane.

Cartello che indica il Castello di San Fili a Stignano, in Calabria
Cartello che indica il Castello di San Fili

L’imponente edificio, affacciato sul mar Ionio, venne eretto tra il 1711 e il 1720 per volontà di una nobile famiglia locale, su un’area un tempo nota come “Feudo di San Fili“. Oggi, nonostante il suo valore storico e la tutela formale del Ministero dei Beni Culturali, il castello versa in uno stato di abbandono e degrado. La sua architettura, un tempo simbolo di potere e prestigio, resiste al tempo con un magnetismo malinconico, mentre la natura lentamente si riappropria di ciò che l’uomo ha lasciato in balìa degli anni.

Il castello ha avuto origine come torre difensiva nel XVI secolo, progettata per l’avvistamento e la sorveglianza, in coordinamento con il sistema di difesa contro le incursioni saracene e turche attivo nel XVII secolo. Nel corso del Settecento, la struttura venne trasformata in una residenza signorile dai feudatari locali, che però nel secolo successivo decisero di abbandonarla in favore di un’altra dimora.

Alcuni elementi del progetto del monumento richiamano i trattati sull’architettura militare o sulle residenze fortificate. Questa somiglianza potrebbe spiegare perché molti credono che il casino di San Fili sia una versione ridotta di un’opera più imponente.

La struttura del Castello di San Fili

Il castello presenta una pianta triangolare, con tre imponenti torrioni quadrangolari posti ai vertici, conferendogli un aspetto austero e difensivo.

L’edificio si sviluppa su due livelli distinti: il piano terra, probabilmente destinato ai servizi e alla servitù, e il piano nobile, riservato alla famiglia proprietaria. Nonostante le sue dimensioni contenute, questa struttura rappresenta un interessante esempio di residenza di campagna che, pur avendo le caratteristiche di un’abitazione signorile, conserva l’aspetto di una piccola fortezza, testimoniando la necessità di sicurezza in un’epoca di instabilità.

Che emozione poter varcare la soglia di questo antico castello e lasciarsi avvolgere dalla storia racchiusa tra le sue mura! Gli ambienti, ormai segnati dal tempo, sembrano quasi surreali se osservati con gli occhi di oggi, eppure raccontano di un’epoca lontana, fatta di vita quotidiana, strategie difensive e momenti di nobiltà.

Ogni volta che entro in luoghi come questo, mi fermo a riflettere, cercando di immaginare chi vi abbia vissuto, quali storie abbiano animato queste stanze e come scorresse la vita tra queste mura.

L’accesso al castello è libero e sorprendentemente poco frequentato, il che permette di esplorarlo in totale tranquillità.

Una solida scala in pietra a un’unica rampa conduce all’ingresso principale, aprendosi poi sugli ambienti del piano terra.

Questi, pur segnati dal tempo, mantengono una struttura ben definita, permettendo di ricostruire con la fantasia scene di vita quotidiana di un’epoca ormai lontana. Basta chiudere gli occhi per immaginare le stanze arredate con mobili d’epoca, il tintinnio delle stoviglie in una sala da pranzo, il fruscio degli abiti eleganti lungo i corridoi di pietra.

Io mi lascio trasportare completamente. Nella mia mente prendono vita dame dai vestiti sfarzosi, cavalieri valorosi, principi e principesse immersi nei loro intrighi di corte, mentre damigelle e servitori si muovono operosi tra le sale. E poi i soldati, sempre vigili, pronti a difendere il maniero da ogni minaccia. Qui, tra queste mura antiche, la storia sembra sussurrare e l’immaginazione può correre libera.

Salendo l’ultima rampa di scale, si raggiunge un ampio terrazzo a cielo aperto, delimitato da un basso muretto in pietra che custodisce una vista semplicemente mozzafiato.

Da questa posizione privilegiata, il panorama si apre in tutta la sua bellezza: da un lato l’immensità del mar Ionio, che si estende all’orizzonte con le sue sfumature cangianti, dall’altro la dolcezza della campagna circostante, punteggiata da ulivi e campi dorati, fino a incontrare il profilo maestoso delle montagne.

È il punto perfetto per fermarsi un attimo, respirare a pieni polmoni l’aria ricca di salsedine e lasciarsi incantare dalla magia di questo luogo sospeso nel tempo.

Le nostre fotocamere e il drone hanno catturato immagini straordinarie, restituendo tutta la bellezza e la maestosità di questo luogo. Davanti a uno spettacolo così incantevole, non potevamo che rimanere affascinati e colmi di emozione, lasciandoci avvolgere dalla magia di quel momento.

L’antica torre di guardia

Dal castello si scorge anche ciò che resta di un’antica torre di guardia cilindrica, risalente al XVI secolo. Un tempo imponente baluardo difensivo, questa struttura aveva il compito di avvistare e segnalare eventuali incursioni nemiche, sfruttando la sua posizione a picco sul mare.

Oggi, sebbene ridotta a un rudere, continua a raccontare storie di un passato in cui la costa era costantemente minacciata da attacchi via mare, testimone silenziosa di un’epoca di vigilanza e difesa.

Io e Max con alle spalle una delle torri del castello di San Fili
Io e Max con alle spalle una delle torri del castello

Chiesa di Santa Maria dei Cristiani: il silenzioso mistero accanto al castello

Accanto al castello si trova la Chiesa di Santa Maria dei Cristiani, una piccola e semplice chiesetta che, nonostante la sua modestia, conserva un fascino particolare.

Il suo interno è essenziale, con un altare spoglio e privo di decorazioni, quasi a evocare un’atmosfera di raccoglimento e silenzio.

Purtroppo, le informazioni su questo edificio sacro scarseggiano, rendendolo ancor più avvolto nel mistero. Chissà quali storie potrebbe raccontare, quali antiche preghiere sono riecheggiate tra le sue mura e quale ruolo ha avuto nel passato della comunità locale.

Ombre del passato: le leggende del Castello di San Fili

Il Castello di San Fili è avvolto da un’aura di mistero e suggestione. Le leggende narrano di presenze spettrali che si aggirano tra le sue stanze silenziose, di sussurri nel vento e ombre fugaci che sembrano prendere vita al calar della sera.

Si dice che spiriti inquieti abitino ancora le antiche mura, testimoni silenziosi di un passato ormai lontano. Queste storie, tramandate di generazione in generazione, accrescono il fascino enigmatico del castello, attirando visitatori e appassionati del paranormale, tutti desiderosi di scrutare tra le sue rovine alla ricerca di un segno dell’invisibile.

Dopo aver esplorato ogni angolo del Castello di San Fili, immersi nella sua storia e nelle leggende che lo avvolgono, abbiamo lasciato questo luogo con una sensazione particolare.

Da un lato, il fascino di una residenza nobiliare che ha sfidato il tempo, dall’altro, il mistero che aleggia tra le sue mura, alimentato dai racconti tramandati nei secoli. Il panorama mozzafiato che si gode dalla terrazza resta impresso nella memoria, così come il silenzio quasi irreale che avvolge il castello. Chissà quali altri segreti custodisce questo luogo dimenticato, in attesa di essere riscoperto.

Io,Shark e il Castello di San Fili
Io,Shark e il Castello di San Fili

TravelPodcast ‘Avventure su quattro ruote!’

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Lucy

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