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Chiari: la città delle “Quadre medievali”

Chiari è una cittadina che affascina per la sua storia, le tradizioni e il ricco patrimonio culturale. Nota per le sue Quadre medievali, immersa nel cuore della Lombardia, rappresenta una destinazione imperdibile per chi desidera scoprire le radici storiche del territorio lombardo e immergersi in un’atmosfera d’altri tempi.

Una via del centro storico di Chiari: la città delle "Quadre medievali"
Una via del centro storico

Dove parcheggiare il tuo camper?

Io e Max abbiamo fatto tappa all’area camper di Via Sandella per usufruire del camper service al rientro dal nostro tour intorno al lago di Iseo. A causa della mancanza di una fontanella per l’acqua a Sarnico, siamo stati costretti a spostarci.

Grazie all’applicazione Park4night, abbiamo individuato quest’area sosta comunale attrezzata con camper service. Il parcheggio offre sei posti per camper e una modernissima area per il carico e lo scarico delle acque. La sosta è consentita per un massimo di 48 ore, con l’obbligo di attendere almeno 30 giorni prima di un eventuale nuovo utilizzo. Accanto al parcheggio si trovano due supermercati, una comodità in più per i viaggiatori.

La nottata è stata tranquilla. Dopo la chiusura dei due supermarket, il traffico si è notevolmente ridotto, con il passaggio sporadico di qualche auto. La vicinanza alla SP 17, solitamente molto trafficata durante il giorno, non ha disturbato il riposo. 

Chiari, tra storia medievale e cultura contemporanea

Situato nella fertile pianura bresciana, a pochi chilometri dal capoluogo, Chiari è un comune di circa 19.400 abitanti. Conosciuta come “la Città delle Quadre medievali” per la sua particolare struttura urbana, questa località lombarda ha giocato un ruolo significativo nella storia militare italiana, come testimonia la battaglia del 1701.

Chiari è attraversata da una rete di corsi d’acqua irrigui chiamati seriole, che hanno svolto un ruolo centrale nella sua storia. Fin dal Medioevo, lo sviluppo urbano ed economico della città è stato strettamente legato all’espansione di questa fitta rete di canali. Le rogge, con i loro nomi storici, rappresentano un elemento fondamentale dell’idrografia locale e raccontano le radici profonde di Chiari, dove i canali sono parte integrante del paesaggio urbano e della sua identità.

Le rogge sono piccoli canali artificiali creati per convogliare l’acqua da fiumi, torrenti o sorgenti naturali verso aree specifiche. Questi canali hanno origini antiche e venivano principalmente utilizzati per scopi agricoli, come l’irrigazione dei campi, ma anche per alimentare mulini, fornire acqua alle città o sostenere attività artigianali.

Scorcio di una via del centro storico di Chiari: la città delle "Quadre medievali"
Scorcio di una via del centro storico

Chiari: un crocevia di destini

L’origine del nome “Chiari” è incerta, ma l’ipotesi più accreditata lo lega alla conformazione del territorio dove sorge la città. Si pensa che derivi dall’espressione “luogo al chiaro“, intendendo un’area pianeggiante, senza montagne, boschi fitti o altra vegetazione che ne oscurasse la visuale. In altre parole, un luogo aperto e ben visibile.

La storia di Chiari è ricca di eventi e dominazioni che ne hanno plasmato l’assetto urbano e le vicende. Nel 1125 sorse un primo insediamento chiamato Clarium, costituito da un castello, poi demolito nel XIX secolo. La forma circolare delle antiche mura è ancora visibile nella struttura urbana odierna, testimoniando l’origine medievale della città.

Il XIII secolo fu un periodo turbolento per Chiari, segnato da assedi, conquiste e distruzioni:

  • 1237: assedio da parte di Federico II di Svevia.
  • 1259: conquista da parte di Ezzelino III da Romano, signore della Marca Trevigiana, noto per la sua crudeltà.
  • 1272: distruzione da parte delle forze guelfe (sostenitori del Papa), ma successiva ricostruzione ad opera dei ghibellini (sostenitori dell’Imperatore).

All’inizio del XV secolo, Chiari entrò nella sfera d’influenza dei Visconti, signori di Milano. Nel 1422, Filippo Maria Visconti concesse alla città importanti privilegi amministrativi e ne riconobbe l’autonomia politica. Tuttavia, nel 1426, dopo un pesante bombardamento, Chiari fu conquistata dalla Repubblica di Venezia e data in signoria al Conte di Carmagnola, un celebre condottiero al servizio della Serenissima. Questo segnò l’inizio di un lungo periodo di dominio veneziano, diretto o indiretto, che durò fino alla caduta della Repubblica nel 1797.

Nello stesso 1426, Venezia dotò Chiari di statuti autonomi e la divise amministrativamente in quattroQuadre” o quartieri: Zeveto, Marengo, Cortezzano e Villatico, una suddivisione che rifletteva l’organizzazione del territorio e la sua gestione.

La sanguinosa battaglia di Chiari

Il 1° settembre 1701, Chiari fu il luogo di una cruenta battaglia tra le truppe francesi e quelle austriache, con un bilancio di oltre 5.000 morti. Questo scontro fu un evento cruciale nel contesto della Guerra di Successione Spagnola.

Nonostante la Repubblica di Venezia (la “Serenissima”) si fosse dichiarata neutrale e avesse vietato l’accesso alle sue fortezze, il principe Eugenio di Savoia costrinse la popolazione di Chiari a permettere l’ingresso del suo esercito nella fortificazione. Questa mossa gli fornì un vantaggio strategico significativo contro le forze franco-spagnole. La presenza prolungata dei due eserciti nella zona, per diverse settimane, causò ingenti danni e notevoli disagi alla popolazione locale.

Chiari: una storia di sviluppo, dalla seta ai libri

Successivamente, nel XVIII secolo, Chiari conobbe anche periodi di sviluppo: nel 1713 fu inaugurato l’ospedale “Mellino Mellini”, fondato dall’omonimo nobile, e nel 1762, grazie ai suoi numerosi filatoi di seta, la città divenne uno dei centri industriali più importanti del bresciano.

Oggi, Chiari si distingue non solo per le sue radici storiche, ma anche per il dinamismo culturale che la anima, culminato nel prestigioso riconoscimento di “Capitale italiana del libro“. 

Max ed io davanti a Villa Mazzotti

Le origini delle quadre medievali

Le quadre medievali di Chiari rappresentano un’affascinante testimonianza storica, risalente al Medioevo, quando la città era suddivisa in unità territoriali e amministrative strettamente legate alla vita militare e sociale dell’epoca. Il termine “quadra” indicava una struttura organizzativa che univa il centro abitato al contado, territorio rurale che circondava una città, garantendo una gestione coordinata delle risorse e della difesa.

Ogni quadra possedeva un proprio stemma distintivo, simbolo di una comunità con una forte identità. I suoi abitanti condividevano tradizioni, costumi e un profondo senso di appartenenza, elementi che contribuivano a rafforzare la coesione sociale e culturale dell’area.

Oggi, questa antica tradizione torna a vivere grazie a eventi e rievocazioni storiche che trasformano le vie di Chiari in un palcoscenico medievale. Tra sfilate in costume, ricostruzioni di antichi mestieri e celebrazioni folkloristiche, è possibile rivivere l’atmosfera autentica di un’epoca lontana e riscoprire lo spirito delle quadre che hanno plasmato la storia della città.

Il Duomo di San Faustino e Giovita

Il Duomo di Chiari, ufficialmente dedicato ai Santi Faustino e Giovita, martiri patroni della città, è un importante edificio religioso situato in Piazza Zanardelli, il cuore pulsante di Chiari. Spesso chiamato anche Basilica Faustiniana, fu costruito nel XVI secolo, un periodo di grande fermento artistico e culturale noto come Rinascimento.

L’interno del Duomo è un vero e proprio scrigno d’arte, che testimonia la ricchezza e la devozione della comunità clarense nel corso dei secoli: sculture di Antonio Calegari, pitture di Pietro Ricchi, detto il Lucchese, e due celebri dipinti di Pompeo Batoni, l’Immacolata Concezione e la Vergine col Bambino, san Giacomo maggiore, san Girolamo e san Filippo Neri.

Duomo di San Faustino e Giovita a Chiari: la città delle "Quadre medievali"
Duomo di San Faustino e Giovita

La Torre Civica

La torre civica di Chiari, che si erge per 55 metri di altezza in Piazza Zanardelli, è un’imponente struttura realizzata in pregiato marmo bianco. La sua costruzione fu completata nel 1758 e grazie alla sua posizione centrale e alla sua notevole altezza è ben visibile da ogni punto della città, diventando un vero e proprio punto di riferimento nel paesaggio urbano.

Una caratteristica distintiva della torre è la presenza di un orologio su ciascuna delle quattro facciate. Questi orologi non sono solo funzionali, ma anche decorativi e simbolici: lo sfondo di ogni orologio è colorato con il colore distintivo di una delle quattro “Quadre” di Chiari su cui la facciata si apre. Questa scelta cromatica crea un legame visivo tra la torre e il territorio circostante.

  • La facciata rivolta verso la Quadra di Zeveto ha lo sfondo dell’orologio di colore giallo.
  • La facciata rivolta verso la Quadra di Cortezzano ha lo sfondo dell’orologio di colore blu.
  • La facciata rivolta verso la Quadra di Marengo ha lo sfondo dell’orologio di colore verde.
  • La facciata rivolta verso la Quadra di Villatico ha lo sfondo dell’orologio di colore rosso.
La Torre Civica a Chiari: la città delle "Quadre medievali"
Torre Civica

Chiesa di Santa Maria Maggiore

La chiesa di Santa Maria Maggiore, seconda per dimensioni al Duomo, vanta una storia plurisecolare, testimoniata dalle diverse fasi costruttive che l’hanno interessata nel corso dei secoli.

Le sue origini risalgono al XIII secolo, periodo in cui venne edificato il nucleo originario. Successivamente, nel XV secolo, la chiesa subì un importante ampliamento per rispondere alle esigenze di una comunità in crescita. Questo intervento potrebbe aver comportato l’aggiunta di nuove navate, cappelle laterali o l’allungamento della struttura preesistente.

Un importante rinnovamento si ebbe nel XVIII secolo, quando la facciata venne completamente rifatta su progetto dell’architetto Antonio Marchetti. Questo intervento diede alla chiesa l’aspetto che possiamo ammirare ancora oggi, in linea con il gusto architettonico dell’epoca, probabilmente barocco o neoclassico.

L’interno della chiesa custodisce pregevoli opere d’arte, tra cui spiccano: le Cantorie lignee intagliate e dorate del 1700 e il Pulpito ornato di bronzi.

La Chiesa di Santa Maria Maggiore a Chiari: la città delle "Quadre medievali"
La Chiesa di Santa Maria Maggiore

La Chiesa di San Rocco

La chiesa, eretta nel XV secolo, si colloca nel cuore pulsante della città ed è uno degli edifici religiosi più antichi della città. La sua architettura si distingue per la ricchezza di statue e decorazioni, che ne impreziosiscono sia l’esterno che l’interno. Un elemento di particolare pregio è la sua imponente doppia facciata realizzata in pietra di Sarnico, una pietra locale nota per la sua resistenza e il suo caratteristico colore chiaro, che conferisce all’edificio un aspetto solenne e luminoso.

Questa doppia facciata potrebbe indicare una successiva aggiunta o un ampliamento della struttura originaria, con un fronte principale affiancato da un secondo prospetto, forse a delimitare uno spazio antistante o un portico.

L’ubicazione della chiesa è ulteriormente valorizzata dalla presenza di Piazza San Rocco, uno spazio pubblico di dimensioni contenute che si apre di fronte all’edificio. Il nome della piazza suggerisce un legame con la devozione al santo protettore dal terribile flagello della peste, una figura particolarmente venerata nel Medioevo e nel Rinascimento.

La Chiesa di San Rocco a Chiari: la città delle "Quadre medievali"
Chiesa di San Rocco

Villa Mazzotti: un’oasi di storia e natura lungo Viale Mazzini

Percorrendo Viale Mazzini, il viale più lungo della città con i suoi 1,5 km, si ha l’opportunità di ammirare Villa Mazzotti, oltre a numerose altre ville prestigiose che raccontano la storia e lo stile dell’epoca. Frutto dell’ingegno di Antonio Vandone, che tra il 1911 e il 1916 la plasmò in stile neorinascimentale per volontà del conte Lodovico Mazzotti, la villa, con la sua pianta quadrata e il peristilio centrale, è un capolavoro architettonico, impreziosito da elementi Liberty come la vetrata dello scalone monumentale.

Il parco, un’oasi di verde di oltre 87.000 m², è un trionfo di stile, passando da un rigido giardino all’italiana a un romantico paesaggio neoclassico, arricchito da sculture, tempietti e viali sinuosi. Oggi, questo complesso architettonico, di proprietà comunale, rimane un tesoro da scoprire e valorizzare.

Questo spazio non solo preserva la bellezza naturale, ma funge anche da luogo di incontro per la comunità.

Parco di Villa Mazzotti a Chiari: la città delle "Quadre medievali"
Parco di Villa Mazzotti

Un piacevole incontro

Un signore, notandoci intenti a scattare foto e girare video, si è avvicinato per raccontarci dell’esistenza di un antico mulino risalente all’Ottocento, situato lungo un torrente abitato da una coppia di cigni. Ci ha spiegato che, mesi prima, questa coppia ebbe dei piccoli, ma il maschio, molto territoriale, mostrò atteggiamenti aggressivi, mettendo a rischio la loro sopravvivenza. Fortunatamente, i piccoli furono portati via in tempo, evitando il peggio.

Chiari non è una cittadina che avremmo scelto come meta principale, che invece si è rivelata una piacevole scoperta, con il suo mix di storia, architettura e spazi verdi. Sebbene non sia una destinazione che attira immediatamente l’attenzione, una visita può regalare momenti interessanti, soprattutto per chi ama esplorare luoghi meno noti ma ricchi di fascino.

Il cento storico con i suoi punti di interesse, la maestosità di Villa Mazzotti e la tranquillità del suo parco sono senza dubbio i punti forti della cittadina, ideali per una breve sosta o per chi viaggia in camper e cerca servizi comodi e un ambiente accogliente. Se vi trovate nei dintorni, Chiari merita almeno una passeggiata per scoprire le sue sorprese nascoste.

Io e Max a Chiari: la città delle "Quadre medievali"
Io e Max a Chiari

TravelPodcast ‘Avventure su quattro ruote!’

Non dimenticare di seguire il mio TravelPodcast dedicato ai viaggi in camper! In ogni episodio, ti porterò in un affascinante viaggio attraverso i luoghi più belli e le storie più coinvolgenti delle mie avventure on the road.

Condividerò suggerimenti pratici, ispirazioni per le tue destinazioni e racconti avventurosi che sicuramente risveglieranno la tua passione per l’esplorazione. Che tu sia un amante dei viaggi in camper o semplicemente desideri scoprire le meraviglie del mondo, questo podcast è pensato per te.

Sintonizzati e unisciti a me nei prossimi e nuovi episodi! Trovi informazioni nella sezione PODCAST del blog.

Lucy

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