Situata lungo la pittoresca costa dell’Istria slovena, Capodistria (Koper in sloveno) è una gemma nascosta che merita davvero di essere esplorata. Città dove la storia si intreccia con la bellezza del mare Adriatico, e che cattura il cuore di ogni visitatore.
Conta circa 25000 abitanti e l’italiano è riconosciuta come lingua ufficiale per motivi storici, politici e culturali, la cui tutela è garantita dalla Costituzione slovena.
Infatti Capodistria per quasi 500 anni (dal 1278 al 1797), ha fatto parte della Repubblica di Venezia, e questo ha avuto un profondo impatto sulla lingua e sulla cultura della città, con l’italiano che è diventata la lingua dominante nell’amministrazione, nel commercio e nell’istruzione. Ancora oggi, Capodistria ospita una numerosa minoranza italiana (circa 13% della popolazione).
Passeggiando per le vie della città, verrai subito avvolto da un’atmosfera speciale. Ogni angolo racconta una storia, sussurrando echi di un passato veneziano e di una vivace realtà multiculturale.
Mentre ti perdi tra i vicoli, noterai che i nomi delle vie e dei negozi sono scritti in due lingue: sloveno e italiano. Questa dualità linguistica riflette la complessa identità di Capodistria, una città che ha saputo conservare le sue radici italiane pur abbracciando la cultura slovena.
Dove parcheggiare il tuo camper?
Insieme a Max, che già conosceva la città, ho avuto la possibilità di trascorrere un pomeriggio a Capodistria. Poche ore, ma sufficienti per assaporare il fascino di questa cittadina istriana. Infatti abbiamo utilizzato l’auto e non il camper.
Appena arrivati, abbiamo trovato posto in un parcheggio a pagamento, il Parkirišče Tržnica Koper, vicino al lungomare, in posizione ideale per iniziare subito la nostra esplorazione.
Dalle mappe e dall’applicazione Park4night, ho scoperto due interessanti opzioni per il tuo camper: un parcheggio e un’area sosta, entrambi a pagamento. La buona notizia è che ambedue si trovano ad una distanza ragionevole dal centro storico, permettendoti di esplorare la città a piedi senza difficoltà, ma volendo serviti da bus cittadini.
Il parcheggio camper comunale sito a Sermin (Kolodvorska cesta 6000 Koper,) è la soluzione più economica ma non ha servizi per camper. Se invece preferisci il massimo del comfort e desideri servizi completi, l’area sosta PZA Koper è l’opzione perfetta per te (Sermin, 6000 Koper, Slovenia).
Sotto l’ala protettiva del Leone di San Marco
Camminando nel cuore di Capodistria, ci si immerge in un’atmosfera rinascimentale che rievoca i fasti della Serenissima Repubblica. Palazzi eleganti, come il Palazzo pretorio e la Loggia, raccontano storie di un passato glorioso, quando la città era un importante snodo commerciale e culturale sotto il dominio veneziano. La cattedrale dell’Assunta e di San Nazario, con il suo campanile slanciato, veglia sulla città dall’alto, simbolo di fede e di tradizione.
Capodistria è situata a circa venti chilometri da Trieste, e rappresenta un ponte ideale tra Italia e Slovenia. Il valico frontaliero di Scoffie unisce le due culture, favorendo scambi e incontri. Un’autostrada e una ferrovia collegano la città alla capitale slovena Lubiana, rendendola facilmente raggiungibile da ogni parte del paese.
Capodistria: un viaggio attraverso il tempo
Gioiello nato da un antico insediamento su un’isola, circondata dal lagunare di Valstagnon, la città ostenta una storia millenaria che si snoda tra dominazioni diverse e influenze culturali.
Già nell’Antica Grecia, era conosciuta come Aegida e con il tempo, assunse nomi latini come Capris, Caprea, Capre o Caprista, da cui deriva l’attuale appellativo sloveno Koper.
Attorno al VI secolo, divenne parte dell’Impero bizantino. La sua posizione strategica la rese un importante centro commerciale e culturale. Nel 568, la città accolse i cittadini romani di Tergeste (l’odierna Trieste) in fuga da un’invasione longobarda. In segno di gratitudine verso l’imperatore d’Oriente Giustiniano II, Capodistria assunse il nome di Giustinopoli, che coesistette con quello romano di Capris fino al X secolo.
I legami commerciali con Venezia si intensificarono a partire dal 932. Durante la guerra tra Venezia e il Sacro Romano Impero, Capodistria si schierò con quest’ultimo e, in segno di ricompensa, nel 1035 l’imperatore Corrado II le conferì lo status di città. Nel 1232, entrò a far parte dei domini dei Patriarchi di Aquileia. Ma il suo destino era legato a Venezia; nel 1278, la città si unì alla Repubblica di Venezia, aprendo un lungo periodo di prosperità e influenza culturale.
Piazza Tito: il cuore pulsante di Capodistria
Cuore pulsante della città di Capodistria, Piazza Tito, è un luogo ricco di storia, cultura e fascino. Un vero e proprio salotto a cielo aperto, dove passato e presente si intrecciano in un’atmosfera vivace e suggestiva.
Originariamente chiamata Plathea Comunis o Plathea Communitatis, la piazza ha subito diverse modifiche nel corso dei secoli, rispecchiando le diverse dominazioni che Capodistria ha vissuto. Sotto il dominio veneziano, divenne Piazza Pretoria, mentre durante l’occupazione jugoslava assunse il nome attuale, in onore del leader jugoslavo Tito.
Palazzo Pretorio: baluardo veneziano
Sulla sponda meridionale di Piazza Tito, il Palazzo Pretorio si erge come un imponente baluardo a due piani, adornato da merli e coronato da due torri. La sua mole austera vigila sulla piazza, custode silenzioso di secoli di storia.
La facciata del palazzo è una vera e propria galleria a cielo aperto di simboli di potere e di memoria. Una statua romana di Cibele, dea della natura e della fertilità, veglia su tutto dall’alto. Quattro stemmi di podestà veneziani raccontano del dominio della Serenissima sulla città. Iscrizioni e leoni marciani, emblema della Repubblica di Venezia, riecheggiano un passato glorioso.
La merlatura che corona il palazzo risale al 1664, aggiunta durante un periodo di ristrutturazione. Un’antica leggenda narra che una bocca di leone, situata sotto le arcate della facciata, fosse utilizzata per inserire fogli con denunce anonime nei confronti di cittadini o delle autorità pubbliche.
L’edificio presenta una scala esterna che conduce all’ingresso principale, incorniciato da un elegante portale. All’interno, un susseguirsi di stanze ricche di affreschi e decorazioni rievoca l’aria fastosa del periodo veneziano. Il Palazzo Pretorio è oggi sede del municipio di Capodistria.
Il Palazzo della Loggia: gioiello medievale
Sempre in Piazza Tito, il Palazzo della Loggia si erge come un gioiello medievale, un’affascinante testimonianza di un passato glorioso. Costruito nel 1463 da Nicolò da Pirano e Tomaso da Venezia, questo edificio vanta un’unicità che lo rende speciale: è l’unico municipio in Slovenia risalente all’epoca medievale.
Sorge sulle fondamenta di due edifici preesistenti, e rappresenta un esempio mirabile di rinascita architettonica. La sua costruzione avvenne in un periodo di grande fermento artistico e culturale, quando Capodistria era sotto il dominio della Repubblica di Venezia.
Nel 1553, la terribile peste sconvolse la penisola istriana, e in segno di devozione e speranza, la facciata del palazzo venne impreziosita con stemmi cavallereschi e con una statua in terracotta raffigurante la Madonna con Bambino. Ancora oggi, questa statua veglia sulla città dalla sua nicchia, simbolo di protezione e di fede.
Al pianterreno del Palazzo della Loggia si trova un caffè storico, aperto nel 1846. Un luogo iconico, da sempre punto di ritrovo per i cittadini di Capodistria e per i turisti.
Fontana Da Ponte
Tra gli antichi palazzi veneziani, adiacente a Piazza Tito, sorge la Fontana Da Ponte, un gioiello barocco che impreziosisce Piazza France Prešeren, altro cuore pulsante della città.
Risalente al XVII secolo, è realizzata in pietra istriana, e qui terminava l’acquedotto che riforniva la città, rappresentando un punto di vita fondamentale per i cittadini e un omaggio al podestà Lorenzo da Ponte, che ne aveva promosso il restauro. La sua funzione di abbeveratoio pubblico rimase inalterata fino al 1898.
Presenta una forma ottagonale sormontata da un arco che richiama il Ponte delle Guglie di Venezia ed è contornata da quindici pilastri che recano gli stemmi delle famiglie patrizie che ne finanziarono la ricostruzione, e da una vasca ottagonale sormontata da questo arco dalla forma elegante.
Cattedrale dell’Assunta e di San Nazario
La Cattedrale dell’Assunta e di San Nazario è un affascinante esempio di come l’architettura possa raccontare la storia di una città. Costruita nella seconda metà del XII secolo in stile romanico, la chiesa ha subito numerose modifiche ed estensioni nel corso dei secoli, rispecchiando i diversi periodi storici e le influenze culturali che hanno caratterizzato Capodistria.
La facciata ovest, ad esempio, presenta un chiaro stile gotico, frutto di un intervento successivo al 1392. Un terremoto nel 1460 rese necessaria la parziale ricostruzione della facciata, che venne completata nel 1488 con l’aggiunta di elementi rinascimentali.
Le spiagge di Capodistria
Capodistria non è solo storia e cultura, ma offre anche una varietà di spiagge per tutti i gusti: dalle spiagge sabbiose attrezzate con tutti i comfort alle calette incontaminate immerse nella natura.
Tra le spiagge più belle ci sono la Spiaggia cittadina di Capodistria (Mestna plaža Koper), la più popolare, situata proprio nel centro della città. Una spiaggia di ciottoli lunga e ampia, che vanta la Bandiera Blu, ideale per famiglie con bambini e dotata di tutti i comfort, come bagni, spogliatoi, bar, ristoranti e negozi.
Spiaggia di Giusterna (Plaža Žusterna) è una spiaggia in prevalenza di cemento, situata a circa 2 km dal centro di Capodistria. Un’oasi di pace e tranquillità, circondata da una pineta che offre ombra durante le ore più calde della giornata, ed è ideale per chi cerca relax e natura. Qui è possibile il noleggio di ombrelloni e lettini, ed è dotata di docce ad uso gratuito.
A 7 km dal centro città c’è la Spiaggia di Ancarano (Ankaranska plaža) una lunga spiaggia di sabbia ideale per gli amanti degli sport acquatici e per chi cerca una giornata di mare all’insegna del divertimento.
Ad Ankaran, che è immersa nella splendida cornice della costa slovena, sorge uno dei campeggi più grandi del paese con ben 1600 posti disponibili.
Il porto di Capodistria
Il porto di Capodistria (Luka Koper in sloveno) è l’unico porto della Slovenia e uno dei più importanti del Mare Adriatico settentrionale.
Situato nel Golfo di Trieste, il porto collega i mercati dell’Europa centrale e sud-orientale con il Mar Mediterraneo e l’Estremo Oriente.
Il porto di Capodistria vanta una storia millenaria che affonda le sue radici nell’epoca romana. Già in quel periodo, infatti, era un importante snodo commerciale, crocevia di rotte marittime che collegavano l’Adriatico al Mediterraneo e oltre. Nel corso dei secoli, il porto ha visto susseguirsi diverse potenze, ognuna delle quali ha lasciato la sua impronta: dall’Impero Bizantino alla Repubblica di Venezia, dall’Impero Austro-Ungarico fino alla Jugoslavia. Poi con l’indipendenza della Slovenia nel 1991, ha assunto un ruolo di primaria importanza, diventando il principale scalo marittimo del neonato paese.
Oggi, il porto di Capodistria è un’infrastruttura moderna ed efficiente, capace di movimentare oltre 20 milioni di tonnellate di merci all’anno. Oltre al traffico cargo, il porto è anche un importante scalo crocieristico, con oltre 100.000 croceristi che vi fanno tappa ogni anno. Infatti ogni anno, migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo sbarcano qui.
Durante la nostra passeggiata per le suggestive vie di Capodistria, un elemento di grande fascino ha catturato la nostra attenzione: l’imponente sagoma di una nave da crociera ormeggiata nel porto. Vedere una nave da crociera è per me sempre un evento emozionante.
La sua mole imponente cattura subito l’attenzione. Un colosso d’acciaio che emerge dal mare, che domina il panorama con la sua maestosità. Provo sempre un senso di stupore e ammirazione, che mi fa sentire piccola di fronte alla potenza della tecnologia umana. Sicuramente un’idea di viaggio e avventura che mi affascina e incuriosisce.
Scegli il clima ideale per visitare Capodistria
- Estate (giugno-agosto): sole, caldo e mare perfetto per nuotare e sport acquatici. Alta stagione, prezzi alti e affollamento.
- Primavera (aprile-maggio) e autunno (settembre-ottobre): clima mite, soleggiato, meno affollato, prezzi più bassi. Ideale per escursioni e visite culturali.
- Inverno (novembre-marzo): freddo, possibilità di neve, prezzi bassi, atmosfera natalizia. Musei e gallerie d’arte perfetti.
Capodistria, con il suo centro storico compatto e ricco di fascino, si presta perfettamente ad essere esplorata a piedi, con calma, in un paio d’ore, come abbiamo fatto io e Max.
Nonostante la presenza di numerosi turisti, la passeggiata è stata davvero piacevole. Capodistria è una cittadina a misura d’uomo, che offre una ricca storia, una vibrante cultura e un bellissimo lungomare attrezzato con comode panchine e adornato da opere in pietra dalle forme affascinanti, rendendo ogni momento trascorso lì un’esperienza bellissima.
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Lucy