Lucca: bella di giorno e misteriosa di notte… Una città che svela tutto il suo fascino al calar del sole. Conosciuta anche come la “Città delle Cento Chiese“, è una delle gemme nascoste della Toscana. Con la sua affascinante combinazione di storia, arte, cultura e gastronomia, Lucca rappresenta una destinazione imperdibile per chi desidera scoprire l’autenticità di questa regione.
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Nel 2022, il lavoro di Max ci ha portato a Lucca per qualche giorno. Nessuno di noi aveva mai avuto l’occasione di visitarla, quindi quando il cliente ci ha sistemato all’Hotel Melecchi, a pochi passi dal centro, non ho esitato a sfruttare l’opportunità per esplorare questa affascinante città.
A conduzione familiare, accogliente e che profuma di ‘antico’, questo hotel è arredato con mobili ed oggetti in arte povera e la stanza risulta confortevole e completa di tutto ciò che serve.
Unica pecca: affaccia sulla strada sottostante che è abbastanza rumorosa, ma basta chiudere la finestra per non sentire più rumori. A circa 500 metri si trova una delle porte di ingresso della città.
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Lucca: una città da vivere, assaporare e amare
Lucca è una città della regione Toscana che conta poco più di 89000 abitanti ed è il centro della Piana di Lucca.
Famosa per i suoi monumenti storici, è uno dei pochi capoluoghi a conservare quasi integralmente il centro storico, ricco di antiche strutture, e completamente circondato da cinta murarie del cinquecento rimaste pressoché immutate nel corso dei secoli. Sono il maggior esempio in Europa di mura costruite secondo i principi della fortificazione moderna.
Nonostante la sismicità della regione, Lucca, grazie alla presenza di una vasta falda acquifera sotterranea, è stata in qualche modo protetta dagli effetti più devastanti dei terremoti. Questa abbondante risorsa idrica ha anche permesso la realizzazione di numerose fontane, che sono diventate un simbolo distintivo della città.
Le origini di Lucca
Città dalle antiche radici romane, forse ancora più antiche, fu per secoli un importante centro mercantile e tessile, godendo di una prolungata autonomia. Solo alla fine del XVIII secolo, con l’avvento dei francesi, la Repubblica di Lucca, così come era stata conosciuta per secoli, cessò di esistere, trasformandosi prima in Principato e poi in Ducato.
La prima attestazione scritta del nome ‘Lucca’ risale al 46 a.C., quando Cicerone, in una lettera a Bruto, menziona un certo Lucius Castronius Paetus come “primo cittadino” di Lucca. Questo documento storico testimonia appunto, l’antichità della città e la sua importanza già in epoca romana.
È una notevole città d’arte, e per questa sua immensa ricchezza storico-monumentale è stata fatta richiesta di includere le mura di Lucca nella lista del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
Tra storia e arte: un itinerario nel centro storico di Lucca
Per questi motivi anche il centro storico è ben conservato e vanta svariate architetture di pregio, come le numerosissime chiese medievali di notevole ricchezza architettonica, torri e campanili, e monumentali palazzi rinascimentali dal pregevole stile.
Lucca è appunto famosa in tutto il mondo per il suo ricco patrimonio religioso, tanto da essere soprannominata la ‘città delle 100 chiese‘. Questo appellativo sottolinea l’abbondanza di edifici sacri, sia ancora esistenti che scomparsi nel tempo, che caratterizzano il centro storico.
Un abbraccio di pietra: le mura di Lucca e la loro storia
Una delle caratteristiche più affascinanti di Lucca è il suo centro storico completamente pedonalizzato e racchiuso dalle sue bellissime mura rinascimentali.
Le cinta murarie la rendono celebre anche all’estero. Il loro perimetro misura 4223 metri e insieme a Ferrara, Grosseto e Bergamo, Lucca, è uno dei 4 capoluoghi italiani di provincia ad avere una cerchia muraria rinascimentale intatta.
Sono ben conservate in quanto nei secoli passati non sono mai state usate a scopo difensivo, mentre fino ai primi del 900 venivano usate come vero e proprio viale di circonvallazione per il traffico grazie alla loro ampia carreggiata.
Questa situazione mutò radicalmente con la costruzione di una strada di grande comunicazione esterna alle mura, che ne ridusse significativamente il ruolo di barriera. L’ultimo tratto dedicato al traffico fu chiuso negli anni ’80, segnando la fine di un’epoca e l’inizio di una nuova fase per la città.
Porte di Lucca: antichi ingressi verso la storia
Per entrare all’interno della città bisogna passare attraverso delle porte, veri e propri gioielli architettonici che segnano l’accesso al centro e rappresentano un elemento fondamentale della sua cinta muraria. Ognuna di esse ha una storia e un’importanza particolare.
- Porta Santa Maria: imponente porta del XVI secolo, con tre passaggi e una statua in marmo della Vergine Maria.
- Porta San Jacopo o porta San Jacopo alla Tomba (1930),
- Porta Elisa: realizzata nel 1811 in stile neoclassico, dedicata a Elisa Baciocchi, sorella minore dell’Imperatore Napoleone Bonaparte.
- Porta San Pietro: costruita nel 1565, è la più antica delle porte superstiti e si trova in direzione della stazione ferroviaria.
- Porta Sant’Anna o porta Vittorio Emanuele o Buco di Sant’Anna: aperta nel 1911, è anche conosciuta come “il buco” per la vicinanza della chiesa di Sant’Anna.
- Porta San Donato: costruita nel 1629, con una piazza antistante dedicata al santo.
Più altre tre:
- Antica Porta San Donato (1590)
- Porta San Gervasio (1198)
- Porta dei Borghi (1198)
Il mio tour inizia da Porta Elisa, che appena oltrepassata mi ha dato la possibilità, attraverso delle scale, di salire sulle mura. In molti punti del perimetro trovi appunto delle scale e delle salite che ti permettono di accedere alla ciclabile/pedonale e poterle percorrere in toto.
Ho passeggiato lungo le mura, cercando di seguire il percorso che avevo prestabilito, ma la curiosità mi ha spinto a esplorare i vicoli interni. Nonostante le varie deviazioni, ho potuto ammirare cinque porte, tra cui una misteriosa porta senza nome che ho fotografato per non dimenticarla.
Piazza San Martino: il salotto della città
La mia esplorazione di Lucca mi ha portato a percorrere circa un chilometro delle sue antiche mura, perché volevo vedere i punti di interesse interni e le varie porte di accesso. Ho assaporato l’atmosfera medievale e ammirato i panorami mozzafiato, fino ad arrivare in Piazza San Martino, fulcro della città e tappa fondamentale della Via Francigena, dominata dall’incantevole ed imponente Duomo di San Martino risalente al XI/XII secolo.
La Via Francigena, o Romea, era uno dei principali itinerari europei del Medioevo, che univa l’Occidente a Roma, cuore della cristianità. Ancora oggi, la Via Francigena, nel suo tratto italiano, collega il passo del Gran San Bernardo, in Valle d?Aosta a Roma, offrendo un percorso di oltre 945 chilometri che ripercorre le antiche vie dei pellegrini e dei mercanti.
Nel corso, del tempo, il duomo, ha subito diversi rifacimenti ed oggi la facciata principale romanica, orientata verso ovest, è aperta sulla piazza con tre grandi arcate e la torre campanaria a base quadrangolare, di fianco a destra. All’interno del campanile vi è un concerto di sette campane ed è alto 60 mt.
L’interno della cattedrale è a croce latina, a tre navate e la centrale termina con un’abside semicircolare illuminata da tre grandi monofore romaniche (un tipo di finestra sormontata da un arco con una sola apertura). E’ veramente bellissimo da guardare e particolare nello stile.
Testimone di secoli: la piazza che ha visto nascere e morire un impero
Proseguendo arrivo alla piazza principale della città: Piazza Napoleone, o detta comunemente, Piazza Grande.
Dove oggi sorge questa piazza, un tempo sorgeva la maestosa Fortezza Augusta, dimora del potente condottiero Castruccio Castracani. Distrutta a metà del XIV secolo, fu in parte ricostruita da Paolo Guinigi, che la trasformò in Cittadella. Dopo la caduta di Guinigi, anche la Cittadella fu danneggiata e, sulle sue rovine, sorse l’attuale Palazzo Ducale.
Piazza Napoleone nacque nel 1806 durante la dominazione napoleonica e completamente ridisegnata per volere di Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone e principessa di Lucca. Come suggerisce il nome, la piazza fu dedicata proprio all’imperatore, in segno di gratitudine per il suo sostegno al principato di Lucca.
Il lato ovest della piazza è occupato dal Palazzo Ducale (Palazzo Pubblico) oggi sede della Prefettura e della Provincia di Lucca. Di fronte, al centro della piazza , si trova la statua di Napoleone costruita per manifestargli gratitudine.
I portici della piazza sono il luogo ideale per fare una passeggiata rilassante e ammirare la vita che scorre in città e vi sono dislocati diversi bar e ristoranti.
Piazza del Giglio
Adiacente è collocata piazza del Giglio, una delle piazze più vitali e storiche di Lucca, dove affaccia l’omonimo teatro di origini seicentesche e uno dei più antichi teatri pubblici d’Italia.
Le origini di Piazza del Giglio sono antichissime. Il suo nome deriva probabilmente da un’antica insegna raffigurante un giglio, simbolo di Firenze, che un tempo ornava uno dei palazzi che si affacciavano sulla piazza. Nel corso dei secoli, la piazza ha subito numerose trasformazioni, ma ha sempre mantenuto la sua funzione di centro nevralgico della città.
Di fronte trovi il monumento a Garibaldi che lo rappresenta in piedi, con la gamba destra protesa in avanti e con la mano sinistra che poggia sull’impugnatura della sciabola, mentre l’altra tiene il cappello.
L’anima di Lucca si svela tra i vicoli
Le stradine del centro, intrise di storia, sembrano sussurrare antichi segreti. Ogni angolo nasconde un tesoro architettonico, un’opera d’arte o un’antica bottega artigiana. Il profumo di pane fresco si mescola a quello dei fiori che adornano i balconi, creando un’atmosfera unica.
Turisti provenienti da ogni parte del mondo si aggirano tra i vicoli, immortalando con le foto la bellezza di questi luoghi. Alcuni cantieri offrono uno spettacolo meno piacevole, ma sono il segno tangibile della costante evoluzione della città. E Corso Garibaldi, con i suoi numerosi locali, è il cuore pulsante della vita notturna, dall’anima multiculturale; un luogo dove gustare le specialità locali e incontrare persone da tutto il mondo.
Dall’arena ai portici: l’evoluzione di un simbolo
Piazza dell’Anfiteatro, ti da l’idea della mole di turismo che affolla questa città perché gremita di persone a tutte le ore. Questa piazza è una delle icone indiscusse di Lucca, unica nel suo genere, che conserva intatte le tracce del suo passato romano. La sua forma ellittica, così particolare e inusuale per una piazza, è infatti il risultato della costruzione avvenuta direttamente sui resti di un antico anfiteatro romano edificato nel I o II secolo d.C.
Solamente nel XIX secolo, grazie all’intervento dell’architetto Lorenzo Nottolini, l’area fu liberata dalle costruzioni e riportata alla luce, dando vita alla splendida piazza che oggi conosciamo.
Nell’Ottocento fu deciso di modificare l’intera struttura liberando lo spazio dell’arena e fu aperta la “via dell’anfiteatro” che ne ripercorre all’esterno il profilo. Il nuovo spazio venne utilizzato per il mercato cittadino. Oggi la piazza è composta da numerosi locali, negozi di artigianato, abbigliamento e souvenir, e l’accesso è possibile tramite 4 porte ad arco.
Piazza S. Michele
Un’altra tappa fondamentale del mio percorso è stata Piazza S. Michele, soprannominata anche piazza delle Catene a causa delle delimitazioni mediante colonnine unite da catene. Circondata da costruzioni d’epoca Medioevale tra cui gli imponenti Palazzo Gigli (1529) e il Palazzo Pretorio (o Palazzo del Podestà) del 1492, ospita al centro la statua di Francesco Burlamacchi, un politico italiano.
Accoglie la magnifica chiesa romanica di San Michele in Foro dalla bianca facciata calcarea la cui costruzione iniziò nel’VIII secolo e si concluse nel XIV secolo. La facciata è stupenda con decorazioni particolari e ricche di significato e sormontata dalla statua dell’arcangelo Michele.
Una leggenda lucchese narra che in particolari condizioni di luce sia possibile scorgere uno scintillio verde proveniente dalla statua. Dovrebbe essere uno smeraldo, incastonato in tempi antichi e mai ritrovato.
Le sentinelle di Lucca: Torre Guinigi e Torre delle ore
Due importanti torri svettano nel centro di Lucca: Torre Guinigi e la Torre delle ore. La prima è la più importante e famosa, nonché una delle poche rimaste all’interno della città. E’ situata in una via strettissima, via S. Andrea, e non è facile fotografarla. E’ costruita in mattoncini e la sua caratteristica è la presenza di alcuni lecci (un tipo di albero comune anche nei giardini e nei viali delle città) sulla sua sommità.
Alta poco più di 44 mt. fu voluta dalla potente famiglia lucchese Guinigi nel XIV secolo. All’interno vi sono 241 scalini e alle pareti sono appesi numerosi quadri raffiguranti scene di vita medievale. Sulla cima si trova il giardino pensile, costituito da un cassone murato riempito di terra, con all’interno sette piante di leccio.
La Torre delle ore con i suoi 50 metri di altezza, è la più alta delle 130 torri presenti nella città dal Medioevo ad oggi. La sua costruzione risale al XIII secolo dall’Ordine del Consiglio Generale che decise di porre sulla torre un “orologio bonum, sufficienter aptum et bene distinguentes tempus per horas”, ovvero un orologio buono, abbastanza preciso e che indica chiaramente l’ora. Venne scelta per la sua posizione il centro della città.
Il quadrante dell’orologio è decorato con numeri romani e la campana più grande annuncia le ore da una a sei, alla romana, e le due campane minori comandano i quarti. Oggi la torre è aperta al pubblico ed è stata oggetto di restauro prima del giubileo del Duemila.
Sotterranei di Lucca: un labirinto segreto sotto la città
Mentre camminavo lungo le mura interne, vedo una galleria. Le auto passavano in uscita di fronte a me, e arrivando sotto l’arco vedo a sinistra un ingresso pedonale con un cancello e sono andata a vedere cosa ci fosse. Mi sono ritrovata nei sotterranei delle mura di Lucca. Nelle ‘viscere’ delle mura!
Sotto le imponenti mura rinascimentali si nasconde infatti un labirinto di gallerie e passaggi sotterranei; un vero e proprio mondo nascosto. Costruiti tra il 1513 e il 1650 per scopi difensivi e militari, questi sotterranei rappresentano un’affascinante testimonianza dell’ingegno dell’epoca. Erano utilizzate come magazzini per le armi, per le palle di cannone e la polvere da sparo. Che spettacolo! Sono rimasta lì 10 minuti ad ammirarle avvolte in un silenzio quasi inquietante.
Nei punti più alti raggiungono i dodici metri di altezza, con una serie di gallerie e ambienti con soffitto a volta molto suggestivi, tutti diversi tra di loro per forma e dimensioni.
Oggi, è possibile esplorare una parte di questo complesso sistema sotterraneo, immergendosi in un’atmosfera unica e scoprendo i segreti delle antiche mura lucchesi.
Santuario di S. Gemma
Nelle vicinanze dell’hotel, e quindi anche del centro, si trova il Santuario e Monastero dedicato a Santa Gemma Galgani. Qui la santa, che ricevette il dono delle stigmate, morta di tubercolosi l’11 aprile 1903, è sepolta e ospita ancora oggi la comunità delle Suore Passioniste.
L’edificio è molto bello e la sua cupola è riconoscibile tra i tetti degli edifici. Meta di pellegrini provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo, qui si trova la stanza dove è posto un trittico ad ante apribile che mostra la stigmatizzazione di Gemma.
Un giorno, Max ha terminato presto di lavorare e ne abbiamo approfittato per una passeggiata serale nel centro storico e mangiare un gelato, in modo che anche lui potesse vedere qualche particolare di questa splendida città.
Con il calare del sole, Lucca si è trasformata in un dipinto, un sogno ad occhi aperti. La città si è vestita di una luce tenue e sognante, trasformando le sue vie in sentieri incantati. Tutti i monumenti, i palazzi e le strette vie si illuminano di riflessi dorati e il tutto risulta romantico e misterioso.
Insomma, sono rimasta senza parole nel visitare Lucca. Ho scattato decine di fotografie! La sua cinta muraria, unica nel suo genere, ti permette di fare un tuffo nel passato e di ammirare la città da una prospettiva privilegiata. Il centro storico, con le sue piazze animate e le sue vie strette, è meraviglioso.
Mi sono persa tra le tante chiese, ciascuna con la sua storia e la sua bellezza. E poi, l’atmosfera rilassata e accogliente che si respira ti conquista fin dal primo istante. Lucca non ti delude!
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