Il Monte Zoncolan, meta imperdibile delle Alpi Carniche, in Friuli Venezia Giulia, è una delle destinazioni più affascinanti per gli appassionati di montagna e di sport all’aria aperta. Incastonato tra i comuni di Sutrio, Ovaro e Ravascletto, domina la scena, offrendo un panorama mozzafiato sulla vallata sottostante.
Definito il balcone delle Alpi Carniche, può essere appunto raggiunto comodamente da Ovaro, Sutrio o con la funivia da Ravascletto.
In cima, oltre 30 km di piste attendono gli appassionati degli sport invernali, ma è una meta imperdibile sia in estate che in inverno. Scopriamo insieme le meraviglie che il Monte Zoncolan ha da offrire.
Dove parcheggiare il tuo camper?
Io e Max siamo stati già altre volte qui e abbiamo sempre parcheggiato al Zoncolan RV Park, comodo spiazzo asfaltato di fianco agli impianti sciistici. Lo trovi segnalato anche sull’applicazione Park4night. Naturalmente non ci sono servizi per camper, quindi ti conviene arrivare con serbatoio acqua pieno. (Indirizzo: SP123, 33020 Sutrio UD)
In alternativa puoi sostare all’area sosta camper a pagamento sita a Ravascletto, vicinissima alla stazione della funivia che conduce sullo Zoncolan (Indirizzo: 7 Via Valcalda, Ravascletto).
Il Monte Zoncolan è facilmente raggiungibile da diverse città del Friuli Venezia Giulia. Da Udine, si percorre l’autostrada A23 fino a Tolmezzo, e da lì si segue la strada statale SS52 fino ad arrivare al comune di Ovaro. Durante la stagione invernale, è possibile usufruire di navette e servizi di trasporto che collegano le principali località della zona al comprensorio sciistico.
Cosa fare sul Monte Zoncolan?
Una mecca per il ciclismo
La Sella di Monte Zoncolan, punto più alto raggiungibile in auto, offre una vista spettacolare sulla vallata e rappresenta un punto di ritrovo molto apprezzato da ciclisti e motociclisti.
Il Monte Zoncolan è famoso in tutto il mondo per essere una delle salite più impegnative del ciclismo professionistico. Questo tratto è stato reso celebre dal Giro d’Italia, che lo ha incluso più volte nel suo percorso. Con pendenze che raggiungono il 22%, la salita alla cima, considerata la più difficile d’Europa, è una sfida che attira infatti ciclisti da ogni parte del globo.
Sport invernali al top
In inverno, il Monte Zoncolan si trasforma in un comprensorio sciistico di prim’ordine. Con oltre 20 km di piste per lo sci alpino e lo snowboard, il resort offre discese adatte a tutti i livelli di abilità, dai principianti agli esperti. Gli amanti dello sci di fondo possono godere di anelli perfettamente preparati, mentre i più piccoli si divertiranno nell’area dedicata allo snowpark.
Escursioni e trekking
L’estate sul Monte Zoncolan è un paradiso per gli escursionisti e gli amanti della natura. Numerosi sentieri ben segnalati permettono di esplorare paesaggi spettacolari, tra boschi, prati alpini e vette panoramiche. Uno dei percorsi più suggestivi è quello che conduce alla cima del Monte Tamai, da cui si può godere di una vista spettacolare sulle Alpi Carniche e sulla pianura friulana.
Un rifugio di relax e benessere
Oltre alle attività sportive, il Monte Zoncolan offre anche momenti di relax e benessere. I rifugi di montagna e i ristoranti locali propongono deliziosi piatti della tradizione friulana, preparati con ingredienti genuini e locali. Tra le specialità da non perdere ci sono il frico, la polenta e i formaggi tipici della zona.
Un paradiso per la fotografia
Meta perfetta per gli amanti della fotografia: i paesaggi spettacolari, le albe e i tramonti mozzafiato, insieme alla fauna e alla flora locali, offrono infinite opportunità per scattare foto indimenticabili. Che siate fotografi professionisti o semplici appassionati, troverete sicuramente l’ispirazione tra le montagne dello Zoncolan.
Un’avventura per tutti: come ho raggiunto il Rifugio Tamai
Io e Max abbiamo vissuto un’esperienza indimenticabile affrontando un’escursione fino al Rifugio Tamai, sito sulla Sella Monte Zoncolan. Partendo dal parcheggio, abbiamo sfidato la salita lungo la SS 123, raggiungendo la cima del monte in circa un’ora e mezza.
La salita è stata impegnativa, soprattutto per le mie gambe poco allenate, ma ogni metro percorso è stato un piccolo traguardo. Ho perseverato spinta dalla voglia di scoprire cosa si celava dietro quella vetta. All’arrivo ero stremata, ma un senso di profonda soddisfazione mi ha pervaso e mi sono sentita ripagata di ogni sforzo. L’aria fresca di montagna mi ha rigenerato completamente e la vista del paesaggio mi ha lasciato senza parole.
Sorpresi da una leggera pioggerella, abbiamo deciso di fermarci al rifugio per pranzare. Qui abbiamo gustato un pranzo delizioso a base di prodotti tipici: i miei charsons, il frico con polenta di Max e il calice di vino rosso locale erano semplicemente divini.
Anche la discesa, piuttosto ripida, è stata impegnativa per me: un’altra sfida da affrontare. Le ginocchia, già affaticate dalla salita, hanno iniziato a protestare violentemente durante il tragitto. Una fitta lancinante ad ogni appoggio, e un bruciore continuo mi hanno accompagnato lungo tutto il percorso. Ma con diverse soste per riposare e scattare qualche foto ricordo di questo paesaggio indimenticabile, sono riuscita a completare l’escursione.
Il percorso è adatto a tutti e ti consiglio scarpe idonee e un abbigliamento a strati, dato che in montagna il clima può cambiare rapidamente. Non dimenticare acqua a sufficienza e un piccolo snack per affrontare al meglio la camminata.
È fondamentale informarsi sulle condizioni meteo previste prima di intraprendere qualsiasi percorso e mi raccomando: non lasciare traccia del tuo passaggio, raccogli i tuoi rifiuti e mantieni i sentieri puliti.
TravelPodcast “Avventure su quattro ruote!”
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