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Nolay: borgo medievale nel cuore della Borgogna

Ci sono luoghi che non ti aspetti, e Nolay per me è stato uno di questi. Un vero gioiello incastonato nella regione della Borgogna-Franca Contea. Un pittoresco borgo che racchiude secoli di storia, architettura medievale e una profonda tradizione vinicola.

Situata tra vigneti lussureggianti e imponenti scogliere nella zona delle Hautes-Côtes de Beaune, Nolay è la destinazione ideale per chi cerca un’autentica esperienza francese, lontano dalle folle.

Durante il nostro viaggio estivo in Francia, io e Max ci siamo ritrovati in questo borgo piccolo ma pieno di fascino, a metà strada tra Beaune e Autun, circondato da colline dolci e vigneti che sembrano dipinti.

Cartello informativo sul patrimonio di Nolay
Cartello informativo sul patrimonio di Nolay

Dove parcheggiare il tuo camper a Nolay?

Noi abbiamo parcheggiato il van presso l’area camper gratuita di Avenue de la Liberté, a due passi dal centro storico. L’abbiamo trovata facilmente tramite Google Maps ed è risultata davvero comoda: un ampio spiazzo in ghiaia, senza stalli delimitati, quindi con la libertà di scegliere la propria sistemazione. A disposizione c’è anche il camper service, un dettaglio che rende la sosta ancora più pratica per chi viaggia on the road.

Nelle immediate vicinanze si trova anche il Camping Les Chaumes du Mont – Onlycamp, un campeggio immerso nel verde, ideale per chi preferisce trascorrere la notte in un contesto più attrezzato e tranquillo. Le recensioni su Park4night sono molto positive e lo descrivono come una struttura accogliente, ben curata e perfetta per rigenerarsi dopo una giornata di visita al borgo.

Purtroppo non ho più le foto dell’area sosta, andate perse durante il trasferimento sul mio hard disk. Per darti comunque un’idea, ti lascio uno screenshot da Google Maps che mostra l’esatta posizione.

L'area camper gratuita a Nolay, in Francia
L’area camper gratuita a Nolay

Tra stradine acciottolate e atmosfere d’altri tempi

Nolay ha conservato intatto il suo fascino medievale, trasformando una semplice camminata nel centro storico in un vero e proprio viaggio nel tempo. Tra le stradine acciottolate ho subito percepito quell’atmosfera sospesa che solo i borghi medievali sanno regalare.

Passeggiare per il centro di Nolay è come aprire un libro di storia rimasto intatto. La vera magia del borgo risiede nelle sue piccole strade, spesso strette e sinuose, che si aprono su scorci inaspettati, mantenendo il disegno urbano tipico di un antico insediamento medievale. Queste vie sono l’esposizione più autentica dell’architettura locale, in particolare quella delle affascinanti case a graticcio, in francese chiamate à colombages o à pans de bois.

Il fascino senza tempo delle case a graticcio di Nolay

Le case a graticcio color pastello si alternano a edifici in pietra più severi, con dettagli architettonici che raccontano secoli di storia. Queste sono molto più di un semplice elemento estetico; rappresentano una tecnica costruttiva ingegnosa, largamente diffusa in Borgogna (come a Beaune e Digione) e in altre regioni ricche di legname come la Normandia e l’Alsazia.

La struttura portante di queste dimore è costituita da un’intelaiatura di travi di legno di quercia o rovere, che formano lo “scheletro” visibile dell’edificio. Lo spazio tra queste travi, noto come hourdage, veniva riempito con materiali semplici ed economici, come un impasto di argilla, paglia e ciottoli, conosciuto come torchis. Il risultato è una parete leggera, elastica e isolante, che in alcune regioni si è dimostrata persino resistente ai terremoti grazie alla sua flessibilità.

A Nolay, l’architettura a graticcio, che risale prevalentemente ai secoli XV e XVI, si distingue per la sua vivacità e cura.

Le travi scure, esposte a vista, creano eleganti disegni geometrici sulle facciate, come la croce di Sant’Andrea o altri motivi decorativi, che un tempo potevano indicare lo status o la professione del proprietario. Questi disegni strutturali contrastano magnificamente con i colori chiari o pastello, spesso ottenuti con intonaci, che riempiono gli spazi intermedi.

Inoltre, molte di queste dimore sono state costruite “a mensola”, ovvero con i piani superiori che si protendono leggermente in avanti rispetto a quello inferiore. Questa tecnica non solo aumentava lo spazio abitabile ai piani alti, ma proteggeva anche la base in legno della struttura e i pedoni dalla pioggia.

Oggi, i residenti di Nolay contribuiscono a valorizzare questo patrimonio storico abbellendo le facciate con splendide fioriture, trasformando le vie in un quadro romantico dove il legno scuro e le pareti colorate si fondono con il verde e i colori dei fiori, offrendo ai visitatori un’atmosfera autentica e incantevole, un vero tuffo nel cuore della Borgogna medievale.

Le Halles di Nolay: capolavoro di carpenteria e tradizione commerciale

Al centro, mi ha colpita la grande halle medievale del XIV secolo, l’antico mercato coperto, che ancora oggi è il cuore pulsante del paese. Le halles di Nolay, ovvero le antiche sale del mercato, non sono solo un monumento storico. Rappresentano il cuore pulsante della città, un luogo che incarna secoli di fiorente tradizione commerciale nella Borgogna.

La costruzione di queste halles risale al 1388, rendendole uno degli edifici del loro genere più antichi e meglio conservati di tutta la Francia. La loro datazione testimonia il ruolo cruciale che Nolay ricoprì come centro di scambi e commerci fin dal tardo Medioevo.

Ciò che rende questa struttura così eccezionale è la sua imponente carpenteria in legno. Il telaio, robusto e massiccio, è un capolavoro di ingegneria medievale, eretto per sostenere un peso notevole. A differenza di molte altre coperture, il tetto delle halles di Nolay è infatti ricoperto dalle tradizionali lastre di pietra calcarea borgognona, note come laves. Queste lastre sono estremamente pesanti, con un carico che può varare dai 600 agli 800 kg per metro quadrato, e la carpenteria è stata progettata per resistere a questo peso colossale per oltre sei secoli.

La struttura, aperta sui lati per facilitare l’accesso e la circolazione delle merci, è un magnifico esempio di architettura funzionale dell’epoca. Non a caso, le halles si trovano nel cuore del centro storico. Sono circondate da un notevole complesso di dimore dei secoli XV-XVII, testimonianza della ricchezza generata dal commercio che qui si svolgeva.

La vita moderna sotto le antiche travi

Ancora oggi, a distanza di secoli, queste antiche travi continuano a ospitare il mercato settimanale della città, che si tiene regolarmente ogni lunedì mattina. Visitare il mercato sotto la maestosità della copertura in laves offre un’occasione unica per immergersi completamente nella vita locale, tra i profumi e i sapori della Borgogna.

È il luogo ideale per acquistare prodotti regionali freschi, come formaggi, salumi, frutta, verdura e, naturalmente, i rinomati vini della zona, unendo così la storia all’autentica esperienza quotidiana di Nolay.

Oltre al mercato settimanale, la piazza delle halles è spesso teatro di eventi e mercatini delle pulci. La struttura stessa ospita manifestazioni che continuano a celebrare la vocazione conviviale e commerciale di questo luogo straordinario.

Vederla dal vivo è come fare un salto indietro nel tempo: immaginare i mercanti, le voci, i profumi di spezie e prodotti locali che un tempo riempivano questo spazio è un’esperienza suggestiva.

Non mancano gli scorci pittoreschi: balconcini fioriti e piazzette tranquille dove fermarsi per un caffè.

La Chiesa di Saint-Martin: storia, fede e architettura gotica a Nolay

Un elemento centrale del patrimonio di Nolay è la Chiesa di Saint-Martin, un punto di riferimento storico e architettonico che domina la Place Monge, nel cuore della cittadina.

La storia della Chiesa di Saint-Martin è indissolubilmente legata a quella di Nolay, un racconto di fede, distruzione e rinascita. L’edificio sacro che ammiriamo oggi si erge su un sito di culto ben più antico. Le sue fondamenta poggiano infatti sui resti di una precedente chiesa romanica che, in origine, si ritiene fosse dedicata a Saint-Sulpice.

La costruzione della chiesa attuale, nella sua essenza, risale al XV secolo, quando il borgo medievale era all’apice del suo sviluppo commerciale, testimoniato anche dalle imponenti halles vicine. Questa struttura gotica, tuttavia, non rimase indenne dalle vicissitudini del tempo. Nel XVII secolo, un grave incendio la devastò, causandone il crollo e costringendo la comunità a un’opera di ricostruzione. Fortunatamente, il restauro fu intrapreso con determinazione, e la chiesa fu riportata al suo splendore, in gran parte entro il 1640.

A testimonianza di questa resilienza e come simbolo perenne della città, si innalza la splendida guglia gotica in pietra, che svetta a circa 38 metri d’altezza. È proprio sul campanile che risiede l’elemento più curioso e amato dai locali: i due famosi Jacquemart, figure in legno note come Jacquot e Jacquotte, che da oltre quattro secoli battono le ore, un’antica tradizione che scandisce ancora oggi la vita di Nolay.

Nel corso dei secoli successivi, la chiesa ha continuato a evolversi, in particolare con importanti modifiche apportate verso la fine del XIX secolo. In quest’epoca, l’architetto Hannaire si occupò della ricostruzione e rielaborazione del transetto e del coro, infondendo nuovi elementi nell’antica struttura.

Nonostante le aggiunte e i rimaneggiamenti, l’interno conserva un prezioso patrimonio artistico, con statue di santi risalenti al XV e XVI secolo, la notevole rappresentazione de La Carità di Saint-Martin e un pulpito in stile neogotico. Si ritiene inoltre che la Cappella dei Battesimi, sebbene riorganizzata, conservi ancora tracce dell’originaria chiesa del XVI secolo.

La chiesetta rinascimentale che custodisce l’anima di Nolay

Passeggiando per Nolay, ci siamo imbattuti in un piccolo gioiello architettonico: la Cappella di Saint-Pierre, risalente al Cinquecento.

La sua facciata in pietra, semplice ed essenziale, è sormontata da un campanile davvero originale: una piccola torre quadrata che si apre su quattro lati e che termina con un’elegante guglia a bulbo, dal profilo quasi orientale.

All’interno si respira un’atmosfera raccolta, con affreschi sbiaditi che sembrano voler raccontare storie dimenticate. Davanti alla cappella si erge una croce monumentale, ricordo di quando il cimitero la circondava, a testimonianza della lunga vita di questo luogo.

Un tempo ospedale e sede di confraternite religiose, oggi la Saint-Pierre è un angolo di quiete che sorprende chi si ferma ad ascoltare il suo respiro antico.

Escursioni e viste mozzafiato nei dintorni

Ma Nolay non è solo storia: è anche natura. I suoi dintorni regalano scorci sorprendenti sulle Hautes-Côtes de Beaune, tra colline ricamate di vigneti e boschi che profumano di resina e di terra umida.

Da qui partono numerosi sentieri escursionistici, ideali sia per chi ama le lunghe camminate che per chi cerca solo una breve passeggiata panoramica. Salendo verso i punti più alti, lo sguardo si perde tra i tetti del borgo, le distese verdi e i filari che annunciano la vicinanza di Beaune, cuore del vino di Borgogna.

Un invito irresistibile a rallentare, respirare a fondo e lasciarsi sorprendere da una natura che sa essere generosa e autentica.

Enogastronomia: il cuore delle Hautes-Côtes de Beaune

Nolay infatti, si trova nel cuore del prestigioso vigneto della Côte de Beaune, una delle due sub-regioni della famosa Côte d’Or.

La zona è rinomata per i suoi vini pregiati, in particolare i rossi robusti e i bianchi eleganti prodotti dalle vigne che circondano il paese. Nolay è un punto di partenza ideale per esplorare la Strada dei Grandi Vini di Borgogna e degustare le produzioni locali.

La regione inoltre è famosa per la sua cucina tradizionale, che spazia dalla fonduta bourguignonne al manzo alla borgognona. Nolay e i suoi dintorni offrono eccellenti ristoranti e caffè dove gustare queste prelibatezze.

La vita qui scorre lenta. D’estate le strade si animano di mercatini, eventi e feste locali che restituiscono tutta l’anima conviviale della Borgogna.

Per me, Nolay è stata una piacevole sorpresa: un borgo autentico, lontano dai grandi flussi turistici, capace di raccontare la vera essenza della Borgogna.

Le sue pietre custodiscono storie antiche, i vigneti si aprono tutt’intorno come un mare verde e la vita quotidiana si intreccia con la cordialità della gente. È uno di quei luoghi che ti invitano a rallentare il passo, ad assaporare ogni dettaglio e a lasciarti incantare da una bellezza discreta e genuina.

Io e Max davanti alla Chiesa di Saint-Martin a Nolay, in Francia
Io e Max davanti alla Chiesa di Saint-Martin

TravelPodcast ‘Avventure su quattro ruote!’

Non dimenticare di seguire il mio TravelPodcast dedicato ai viaggi in camper! In ogni episodio, ti porterò in un affascinante viaggio attraverso i luoghi più belli e le storie più coinvolgenti delle mie avventure on the road. 

Condividerò suggerimenti pratici, ispirazioni per le tue destinazioni e racconti avventurosi che sicuramente risveglieranno la tua passione per l’esplorazione. Che tu sia un amante dei viaggi in camper o semplicemente desideri scoprire le meraviglie del mondo, questo podcast è pensato per te.

Sintonizzati e unisciti a me nei prossimi e nuovi episodi! Trovi informazioni nella sezione PODCAST del blog e gli episodi su SPREAKER e le migliori piattaforme di podcast.

Lucy

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