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San Daniele del Friuli: la città DOP

San Daniele del Friuli: la città famosa in tutto il mondo per il suo prelibato prosciutto crudo DOP. Situata nell’ ex provincia di Udine, nel cuore della regione autonoma Friuli Venezia Giulia, conta circa 8000 abitanti e offre non solo questa prelibatezza culinaria ma molto di più.

Dove parcheggiare il tuo camper?

A San Daniele del Friuli vi è un ottimo parcheggio gratuito con stalli per camper in via Primo Carnera n.7 dotato di camper service pulito e ben tenuto. Lo trovi segnalato sull’applicazione Park4night e ha ottime recensioni da parte degli utenti.

È vicinissimo al centro città e a pochi passi a piedi c’è anche una lavanderia self service se ne dovessi aver bisogno.

Non solo prosciutto crudo

San Daniele è situata sulla cima di un colle, il Colle Massimo, a 252 metri s.l.m. Da questa posizione elevata, domina la pianura circostante. Questa zona gode di un clima speciale che conferisce al prosciutto locale un sapore distintivo, conosciuto in tutto il mondo.

Inoltre, nelle vicinanze del colle, il fiume Tagliamento offre un ambiente naturale ideale per l’allevamento artigianale e la lavorazione della trota, chiamata qui “la regina di San Daniele“.

Prosciutto crudo di San Daniele
Prosciutto crudo di San Daniele

La città è rinomata anche per la lavorazione del cuoio e delle pelli e per la produzione di calzature e pantofole, ed è ricca anche di arte e cultura.

Un po’ di storia

Le origini di San Daniele del Friuli non sono del tutto chiare, ma le recenti scoperte archeologiche indicano la presenza umana fin dall’800 aC. Il castello, di cui si ha menzione nel XI secolo, ha una storia altomedievale poco documentata.

La città divenne un mercato pubblico nel 1139, il più importante del Friuli dopo quelli di Aquileia e Cividale.

San Daniele fu molto coinvolta nei movimenti risorgimentali e divenne parte integrante del Regno d’Italia nel 1866.

Fin dal periodo del basso Medioevo, sono presenti tracce di piccole comunità ebraiche sparse in vari luoghi del Friuli, soprattutto nei centri commerciali più importanti. L’insediamento ebraico stabile a San Daniele iniziò nel 1548 con l’apertura di un banco di prestiti da parte di un ebreo. Questo segnò l’inizio della comunità ebraica nella città. Gli ebrei non erano confinati in un ghetto, ma vivevano nel centro cittadino in vari quartieri.

Tuttavia, un decreto patriarcale del 1722 vietò loro di trasferirsi altrove senza autorizzazione scritta, anche se queste restrizioni erano spesso trascurate.

Nel 1700, la Comunità ebraica conobbe un periodo di prosperità, con l’istituzione del Monte di Pietà e il divieto di concessione di prestiti su pegno da parte degli ebrei. Questa situazione li spinse verso nuove attività, come l’oreficeria e la produzione di seta, portando ad un notevole aumento della loro ricchezza e influenza nella città.

In sintesi, le origini di San Daniele del Friuli sono oscure, ma ha una storia che abbraccia secoli di cambiamenti politici e alleanze.

Il centro storico

Il centro storico di San Daniele del Friuli è un gioiello di autenticità e storia. Le strade sono caratterizzate da edifici tradizionali con facciate affrescate, balconi in ferro battuto e finestre adornate. L’architettura riflette il ricco patrimonio storico e artistico della città.

Sono presenti numerose botteghe e negozi che offrono prodotti locali, tra cui il famoso prosciutto di San Daniele. Questa è anche un’ottima occasione per assaporare la cucina friulana nei ristoranti tradizionali.

La cittadina era suddivisa in quattro borghi storici: Borgo Pozzo, Sacco, Piazza e Sopracastello. Borgo Pozzo fino al 1960 era delimitato da mura.

Il Museo del Territorio

Il Museo del Territorio è il primo punto di interesse che si incontra andando verso il centro. Collocato nel settecentesco chiostro dell’ospedale vecchio, il suo ricco patrimonio comprende circa 23.000 opere e oggetti registrati, ed è suddiviso in tre sezioni principali: una sezione archeologica, una sezione storicoartistica che ospita opere medievali, moderne e contemporanee, e una sezione etnografica.

Ingresso Museo del Territorio a San Daniele del Friuli
Ingresso Museo del Territorio

Chiesa della Madonna di Strada

Nelle immediate vicinanze del museo si trova la Chiesa della Madonna di Strada. Il santuario fu eretto tra il 1636 e il 1637 sul sito di una precedente chiesetta dedicata a Santa Maria.

Questa costruzione aveva lo scopo di ospitare un affresco della Beata Vergine con il Bambino, dipinto nel 1506 da Pellegrino da San Daniele, soprannome di Martino da Udine. L’immagine fu trasferita nel santuario il 7 settembre 1637, in coincidenza con la festa della natività della Beata Vergine.

L’interno del santuario, in stile barocco, presenta un altare maggiore del XVII secolo e un affresco del 1887 raffigurante la “Presentazione di Maria al Tempio“, opera di Domenico Fabris.

Duomo Arcipretale di San Michele Arcangelo

Piazza Vittorio Emanuele, è la piazza centrale della città, dove sono collocati diversi edifici storici. Il bellissimo Duomo Arcipretale di San Michele Arcangelo è uno dei principali luoghi di culto di San Daniele. Fu costruito nel corso del XVIII secolo da più mani.

Nel corso delle epoche ha subito varie ristrutturazioni e restauri, ma ha mantenuto gran parte del suo aspetto originale. La sua facciata bianca splende sulla piazza e l’edificio è affiancato dal cinquecentesco campanile la cui costruzione iniziò nel 1531 ma rimasto incompiuto.

Duomo Arcipretale di San Michele Arcangelo
Duomo Arcipretale di San Michele Arcangelo

La cattedrale è nota per il suo maestoso organo, composto da tre tastiere e oltre tremila canne, ed è uno dei più grandi della regione.

La Biblioteca Guarneriana

Accanto al duomo si trova l’antico Palazzo del Comune che oggi è la Biblioteca Guarneriana, tra le più antiche in Italia. Fondata nel 1466, ospita 12000 volumi antichi tra cui una rara edizione dell’Inferno di Dante e fu visitata da persone illustri come Ugo Foscolo, Giosuè Carducci ed Ippolito Nievo.

Casa del Trecento

In via Roma, dietro la biblioteca, sorge la Casa del Trecento. Un edificio sopravvissuto ai bombardamenti che distrussero il paese tra il 1944 e il 1945 e al terremoto del 1976. In origine ospitava il Banco dei Pegni, poi fu ristrutturato e affidato all’Associazione Nazionale Alpini.

Chiesa di Sant’Antonio Abate

La Chiesa di Sant’Antonio Abate è un altro importante luogo di culto dall’architettura tradizionale e un aspetto esterno sobrio ma affascinante, risalente al 1308, anno in cui venne riconsacrata.

Notevole per la sua bellezza e armonia è stata soprannominata la “Piccola Sistina del Friuli“, e ospita il più straordinario ciclo di affreschi rinascimentali dell’intera regione.

Queste opere d’arte sono state compiute da Pellegrino da San Daniele, che le ha realizzate in diverse fasi, dal 1497 al 1522.

Palazzo del Monte di Pietà

Nelle vicinanze del Duomo, si trova il Palazzo del Monte di Pietà costruito verso la fine del 1700. Oggi sede della Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia al piano terra.

La Chiesa di Santa Maria della Fratta

Altro importante punto di interesse è la Chiesa di Santa Maria della Fratta, sita in via Cavour, a pochi passi dal duomo. Risalente al 1300, fu costruita presso un torrione delle mura di cinta della città. Con facciata in pietra dove in cima si ammira una bifora campanaria del 1500.

Porta Gemona

In Piazza Dante Alighieri si trova Porta Gemona o Portonat, come viene chiamata dai locali, ed è una storica porta ad arco progettata nel 1579 ed è integrata all’interno di una torre preesistente, che rappresenta un residuo dell’antico castello medievale.

Rovine del Castello e Chiesa di San Daniele

Percorrendo via Roma e continuando a salire per via San Sebastiano, si arriva in cima alla spianata del colle di San Daniele dove è possibile vedere le rovine del castello di cui rimangono solo una torre e i resti dei terrapieni.

Da questa torre è stato ricavato il campanile della Chiesa di San Daniele antistante e di fronte a questa vi è un parco pubblico e una terrazza panoramica da cui si può godere una bellissima vista sulla pianura circostante e le Alpi Giulie.

Palazzo Ticozzi de’ Concina

Palazzo Ticozzi è un edificio che risale al XVIII secolo sito nelle immediate vicinanze della chiesa di San Daniele, ed è stato costruito sopra le fondamenta del castello.

Nel XVIII secolo, la famiglia dei conti de’ Concina acquisì le proprietà della influente famiglia di Varmo a San Daniele e decise di ricostruire l’edificio utilizzando le fondamenta dell’antico castello. La facciata, con un timpano centrale, richiama lo stile architettonico palladiano tipico delle ville venete.

Parco delle Rimembranze

Parco delle Rimembranze, in Piazza IV Novembre, è un luogo commemorativo dedicato a coloro che hanno dato la vita per la patria durante la Grande Guerra.

Con la sua cultura enogastronomica, il suo patrimonio storico e artistico e le bellezze naturali circostanti, questa città è una destinazione affascinante che regala autenticità e tradizione italiana. La sua fama globale per il prosciutto è solo un assaggio delle delizie che San Daniele ha da offrire a coloro che la visitano.

Si trovano ovunque locali per fare ottime degustazioni e cartelli informativi su prosciuttifici che effettuano visite guidate su prenotazione.

Anche io e Max abbiamo gustato il buonissimo prosciutto crudo di San Daniele DOP acquistandolo presso uno dei prosciuttifici produttori di questa prelibatezza. Un viaggio culinario straordinario che coinvolge i sensi, un’esperienza culturale che celebra una delle eccellenze gastronomiche italiane più apprezzate al mondo.

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Lucy

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