Gibilterra è un un bizzarro angolo d’Europa situato sulla costa sud della Spagna, all’estremo orientale dello Stretto di Gibilterra. In termini politici, però, Gibilterra è un territorio d’oltremare britannico. Si tratta di un paradosso che rende questo posto unico e affascinante, una destinazione di viaggio davvero eccezionale.
Gibilterra è uno dei pochi luoghi al mondo dove si può vedere una colonia britannica in Europa. La lingua ufficiale è l’inglese e gli abitanti usano come linguaggio locale lo Llanito, un mix di dialetti andaluso e inglese con influenze del dialetto ligure; il capo dello stato è il Sovrano del Regno Unito, rappresentato da un Governatore.
Fu fondata dai Mori nel 711, e precisamente dal condottiero berbero Tariq ibn Ziyad che ne colse subito la posizione strategica allo scopo di conquistare la Spagna. Dal suo nome ha avuto origine il termine Gibilterra. Successivamente fu governata dalla Spagna e poi ceduta agli inglesi, con il Trattato di Utrech, nel 1713.
Io e Max durante il nostro ultimo viaggio in Spagna abbiamo fatto tappa a Gibilterra. Lui l’aveva già visitata qualche anno fa, ma io non ero ancora riuscita a vederla. Non avevamo avuto la possibilità di fermarci con il camper tre anni fa per diversi motivi.
Con l’aiuto dell’applicazione Park4night abbiamo trovato un’area sosta a pagamento a due passi dalla città. La consigliamo per chi arriva in camper in quanto gode di un bellissimo panorama sulla Rocca e sul porticciolo, ed è completa di camper service. È vicinissima alla pista dell’aeroporto e si possono vedere da vicino gli aerei che partono e che atterrano.
Durante la notte che abbiamo trascorso all’area non siamo stati disturbati. Probabilmente perché non ci sono voli notturni.
Indirizzo area sosta: 4 Avenida Príncipe de Asturias – 11300 La Línea de la Concepción
Varcare il confine: Spagna-Inghilterra in due minuti!
Per entrare a Gibilterra devi avere con te la carta d’identità o il passaporto in quanto si viene controllati al passaggio del confine tra Spagna e “Inghilterra”.
Appena varcato il confine cambia davvero lo scenario. Subito ci si trova di fronte ad una delle classiche e storiche Red Telephone Box, ovvero le cabine telefoniche inglesi. Io che non sono mai stata in Inghilterra ne sono rimasta affascinata. Bellissima!
A 500 metri dal confine ci si trova davanti la pista dell’Aeroporto civile e militare di Gibilterra. Un cosa particolarissima è il fatto che l’unica pista dell’aeroporto sia attraversata a metà dalla strada principale della città.
In pratica la parte di strada occupata dalla pista viene chiusa temporaneamente dalla polizia ogni qualvolta parte o atterra un aereo, con l’abbassamento di passaggi a livello e da una catena chiodata. Con dei cancelli viene chiusa anche la parte pedonale.
La fortuna ha voluto che assistessimo ad una partenza e un atterraggio. Che spettacolo unico!
Purtroppo in Spagna avevo fatto un aggiornamento al cellulare e non so per quale motivo ho perso decine e decine di fotografie e video dalla galleria, senza possibilità di recupero. Sono rimasta scioccata quando mi sono accorta di aver perso un sacco di ricordi di questa splendida giornata.
Ne ho qualcuna solo perché le ho riprese dai miei profili social e da quelle che ha scattato Max. Qui sotto trovi il post di Instagram dove racconto la giornata a Gibilterra e qualche foto.
Gibilterra è una destinazione turistica molto popolare per i visitatori da tutto il mondo, sia per le sue spiagge sia per la sua lunga storia. La città è ricca di edifici storici, tra cui il Castello Moresco, il suo famoso simbolo, e la Rocca. È ben servita da alloggi, che vanno dai piccoli hotel ai lussuosi resort e offre una vasta gamma di ristoranti, locali e negozi, nonché diverse attività, spiagge e bellissimi luoghi da visitare.
Costruito nel 711, il Castello Moresco è circondato da mura fortificate e l’elemento principale e ben visibile è Torre dell’Omaggio, situata in posizione dominante e strategica. Oggi il castello è una delle maggiori attrazioni del luogo e dal 1995 si trova anche sul verso delle banconote delle sterline di Gibilterra.
Domina la città la Rocca di Gibilterra un promontorio roccioso alto 426 m s.l.m. e ne è la maggiore attrazione. Risale a circa 200 milioni di anni fa e fa parte della Cordigliera Betica, collocata all’interno della Gibraltar Nature Reserve.
All’interno della rocca si trovano circa 100 caverne, tra cui la St. Michael’s Cave, la più famosa e visitata dai turisti, raggiungibile attraverso un sentiero panoramico.
La riserva naturale è nota per la presenza delle “Bertucce di Gibilterra“. Sono dei macachi barbareschi selvaggi che vivono tranquillamente qui e interagiscono con i turisti, anche se sono animali piuttosto scontrosi. Sono le uniche scimmie che vivono in Europa e ne sono presenti circa 230 che di solito stanno nella parte alta della rocca, ma a volte fanno anche una capatina nel centro abitato.
Io e Max abbiamo percorso la via principale situata nel cuore della città, Main Street, che quel giorno era gremita di turisti; lo è tutto l’anno. Sembra di trovarsi in Inghilterra grazie all’architettura tipica inglese e locali e negozi caratteristici. Io ero affascinata. La strada è fiancheggiata da attività commerciali, bar, ristoranti, uffici, banche e molti altri servizi. Adoro vedere posti nuovi ma soprattutto vedere luoghi cosi particolari!
Ovviamente volevo anche vedere le scimmiette e cosi ci siamo incamminati verso il sentiero in salita che porta alla rocca. Ma vedevo l’altezza e pensavo che sarebbe stato davvero faticoso arrivarci.
Allora Max mi propone di salire con la funivia che si trova vicino all’estremità meridionale di Main Street, nei pressi dei giardini di Alameda. Dovevo mettere da parte la mia paura dell’altezza e le mie vertigini se volevo raggiungere l’obiettivo e camminare meno!
Quindi, siamo tornati indietro di circa 800 metri, attraversato i giardini, e giunti alla stazione abbiamo fatto i biglietti. Il costo non è molto economico ma d’altronde si tratta di attrazioni turistiche molto famose e frequentate. Abbiamo pagato 18 euro a testa per arrivare alla seconda fermata ovvero il punto panoramico dove poter vedere le bertucce e dove si trovano il Top of the Rock Café e il Mons Calpe Suite Restaurant, due punti di ristoro.
Con un biglietto supplementare si possono visitare la riserva naturale, il ponte sospeso Skywalk e St. Michael’s Cave.
La loro presenza sulla rocca è un evento straordinario che suscita stupore e meraviglia. Ed io ero stupita e meravigliata nel vederle nutrirsi, giocare sugli alberi e arrampicarsi sui muri. Il loro movimento era leggero e fluido, come se conoscessero ogni singolo centimetro della zona.
In generale sono di taglia media, con una pelliccia di colore marrone scuro e sono una specie protetta. Simpaticissime! Gli ho fatto decine di foto e video, che come ti ho scritto prima, ho perso.
Qui si trovano tre terrazze panoramiche che affacciano su scenari unici. Un panorama a 360 gradi che difficilmente si dimentica. Si vede lo Stretto di Gibilterra, la costa atlantica dell’Africa, il porto e le navi che solcano l’acqua. Il cielo quel giorno era di un blu intenso con qualche nuvola sparsa e illuminato da un sole splendente, e lo sguardo poteva spaziare verso l’orizzonte dominato dal Mar Mediterraneo, dalle acque trasparenti.
Anche la vista verso l’interno è spettacolare. Le colline e le montagne che circondano Gibilterra, ricoperte di vegetazione ricca e lussureggiante e i loro sentieri. E naturalmente tutta Gibilterra, i suoi edifici e le sue meravigliose baie. Ho visto tantissimi panorami stupendi fin’ora in altrettanti luoghi, e questo è davvero un tra i più belli che io abbia mai visto.
La mia paura dell’altezza e della funivia è svanita davanti a quella visione. Inutile dire che i percorsi di andata e ritorno li ho fatti con gli occhi praticamente chiusi. Sbirciavo solo ogni tanto per non perdermi tale bellezza.
Durante il tragitto di ritorno ci siamo imbattuti in un porticciolo turistico molto particolare che ci ha incuriosito: l’Ocean Village. È ad uso misto, residenziale, commerciale e ricreativo. Ospita anche il World Trade Center Gibilterra, un modernissimo edificio di 17000 mq che ospita uffici ad alta tecnologia.
In particolare ci ha colpito un grandissimo e lussuoso yacht, il Sunborn Gibraltar, che accoglie un hotel, ristoranti, bar, una spa di lusso, un centro fitness e un casinò. Strabiliante!
È stato entusiasmante visitare Gibilterra: una piccola e affascinante enclave britannica. Un territorio dalla fusione di culture e tradizioni, dove l’influenza britannica si mescola armoniosamente con l’atmosfera mediterranea.
Podcast “Avventure su quattro ruote!”
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Lucy