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Caltabellotta e Sciacca: due perle della Sicilia

Caltabellotta e Sciacca: due perle preziose di questa terra meravigliosa: la Sicilia.

Caltabellotta: città senza tempo

Arroccato fra le montagne dei Monti Sicani, in provincia di Agrigento, si trova il comune di Caltabellotta.

Io e Max ci siamo stati l’estate scorsa durante il nostro tour della Sicilia. In quei giorni faceva davvero caldissimo e su consiglio di una mia amica ci siamo recati in questo bellissimo paesino sito a quasi 1000 metri di altitudine, nella speranza di trovare un po’ di refrigerio.

Avevamo ancora il nostro adorato Mercedes Marco Polo e abbiamo sostato in un piazzale sterrato a strapiombo sulle montagne e le colline circostanti. E accanto avevamo Caltabellotta in tutto il suo splendore. Un panorama indescrivibile.

Grazie alla sua posizione strategica era utilizzata per scopi militari ed ha una storia piena di eventi. Fu abitata da tanti popoli tra cui i greci, i romani, gli arabi e i normanni.

Oggi, Caltabellotta, è una città che offre molto e che ancora conserva un’anima antica, con numerose architetture e punti di interesse di notevole importanza.

Bellissimo girare tra le sue viuzze e i vicoli alla scoperta delle sue numerosissime chiese.

Io e Max, passando all’interno del paese, siamo arrivati fino al Monastero di San Pellegrino posto in cima al monte, incastonato nelle rocce e risalente al 1600. È la costruzione che spicca per grandezza e la si nota subito guardando la cittadina frontalmente.

Una delle costruzioni più importanti, che noi non abbiamo visto, è sicuramente il Castello Normanno, o Castello della Regina Sibilla, che offre una vista mozzafiato sulla città e sulla campagna circostante. Fu costruito sui resti di una fortezza araba e che fu per molto tempo la residenza della nobile famiglia De Luna d’Aragona in epoca spagnola. Ti posto una foto presa da internet dei resti del castello (fonte: https://www.regione.sicilia.it/)

Caltabellotta è anche famosa per la sua tradizione musicale e folcloristica. Ogni anno, infatti, si svolge la “Festa di San Pellegrino“, una celebrazione religiosa che richiama numerosi visitatori da tutta la Sicilia e che prevede processioni, spettacoli musicali e fuochi d’artificio.

Ci siamo fermati solo una notte ma c’era ancora molto da vedere. Io però avevo appuntamento con la mia amica Mara che ho nominato nelle righe precedenti, che stava arrivando da Milano, e che non vedevo da tanti anni. Ci conosciamo da quando eravamo ragazzine e incontrarsi è stato davvero emozionante. Mara è una persona squisita, simpaticissima (mi fa morire dal ridere) e ‘di cuore’. Come lo è tutta la sua famiglia che conosco da decenni.

Sciacca: uno scrigno pieno di gioielli preziosi

Il fato ha voluto che io e Max fossimo proprio nel paese natale dei suoi genitori che abbiamo incontrato in spiaggia appena siamo arrivati: Sciacca (AG). Li ho riconosciuti subito mentre facevamo il bagno. Persone meravigliose che ci hanno ospitato a pranzo, a cena e perfino nel loro giardino dove abbiamo parcheggiato il van per una notte. In loro compagnia il tempo passa senza che te ne accorgi.

Inizialmente abbiamo posteggiato il van per un paio di giorni a Spiaggia Fornace, praticamente in riva al mare, presso un grandissimo spiazzo sterrato. Viene utilizzato dai bagnanti per posteggiare le auto e anche dai camperisti (alcuni dei quali davvero maleducati purtroppo).

Sciacca è una pittoresca città situata sulla costa sud-occidentale della Sicilia. Comune più popoloso della provincia, dopo Agrigento, conta quasi 39000 abitanti ed è molto famoso per la produzione di ceramica e per il suo storico carnevale.

Una città splendida, ricca di storia in quanto ha origini che risalgono addirittura alla preistoria e ha tanto da offrire.

Ammetto che non abbiamo visitato Sciacca in maniera approfondita. Ci vorrebbero diversi giorni per poter vedere tutte le sue meraviglie. Siamo stati tanto in spiaggia e in compagnia degli amici all’insegna del relax. Era estate piena e volevamo davvero goderci il mare più che potevamo.

Semplicemente una mattina siamo partiti dal parcheggio a piedi e abbiamo girato la città fin quando non eravamo stanchi. Sciacca è bellissima e coloratissima.

Il centro storico è sito su una collina da cui si gode di una vista mozzafiato sulla costa del Mediterraneo, ed è caratterizzato da una serie di stradine strette e tortuose che si intersecano tra loro, dando vita a un labirinto di vicoli pieni di fascino e a deliziose piazzette. È ricco di edifici storici e monumenti che testimoniano la ricca storia della città.

Una delle principali attrazioni è Il Castello nuovo o dei Luna che sorge anch’esso su una collina in posizione dominante, nella parte alta a est della città, all’interno del perimetro delle antiche mura. Costruito nel XIII secolo, offre una magnifica vista panoramica. Non siamo riusciti a fotografarlo per intero. Ci siamo passati accanto.

In Piazza Don Minzoni c’è la chiesa di Maria SS del Soccorso o Duomo di Sciacca, che risale al XII secolo e conserva una serie di opere d’arte di grande valore, come i sarcofagi di Bartolomeo Tagliavia e di Gerardo Noceto, e le statue raffiguranti la Madonna della Catena e la Madonna del Soccorso.

Nel luglio del 1991 papa Giovanni Paolo II elevò la chiesa alla dignità di basilica minore.

Numerose sono le chiese maggiori e minori come quella antichissima di San Michele che fu fondata dal conte Guglielmo Peralta nel 1371. La lista è davvero lunga, come anche quella dei tanti palazzi storici.

Ancora oggi è possibile vedere le porte di ingresso della città. Ne sono rimaste tre su cinque: Porta Palermo, Porta San Salvatore, Porta San Calogero. Sono ormai scomparse Porta Bagni e Porta di Mare.

Il porto di Sciacca è un’attrazione a sé stante che ospita circa 500 imbarcazioni e la flotta peschereccia è di tutto vanto per la città, in quanto è la seconda della Sicilia per TSL (tonnellate stazza lorda).

Come ho scritto prima la città è famosa per le ceramiche. Le maioliche saccensi rappresentano un patrimonio culturale prezioso dell’intera regione e sono importanti per l’economia. Questi oggetti decorativi, come vasi, anfore o piastrelle, vengono realizzati utilizzando tecniche tradizionali che risalgono al periodo della dominazione araba in Sicilia e sono apprezzati in tutto il mondo.

Gli artigiani che le producono utilizzano argilla pregiata per creare le forme desiderate, che poi vengono cotte a temperatura elevata per renderle resistenti e durevoli. Dopo la cottura vengono dipinte a mano con colori a base di ossidi metallici e smaltate per proteggerle e conferire loro un aspetto lucido.

I disegni che le adornano spesso presentano motivi geometrici e floreali, ma possono anche rappresentare scene di vita quotidiana, figure mitologiche o religiose e simboli della cultura siciliana.

A Sciacca io e Max abbiamo mangiato in diversi locali. Siamo stati in una pizzeria con gli amici e in una gelateria dove abbiamo mangiato una granita strepitosa accompagnata dalla classica brioche col “tuppo”. La granita sembra una crema. Squisita!

Una sera, su consiglio della mia amica, siamo andati in un ristorante/pizzeria che si trova nella parte alta della città, in zona San Michele. Fanno gli arancini con vari ripieni e siamo rimasti sorpresi da quanto erano buoni. Li abbiamo presi classici, al formaggio e al burro.

Sciacca è nota anche per le sue terme che purtroppo sono state chiuse perché a quanto pare erano un costo troppo alto per la regione. Sulla spiaggia, dove abbiamo sostato, c’è una fonte di acqua termale sulfurea che sgorga in modo naturale. Tutti ci hanno detto essere un’acqua quasi miracolosa, nel senso che fa davvero bene alla pelle ed è curativa. Ne abbiamo ovviamente approfittato più volte.

Insomma, Sciacca è un posto in cui lasci davvero un pezzo di cuore. Ti stupisce, ti rapisce e ti affascina. Una città che ti dona emozioni profonde.

E tu sei stat* a Sciacca? Cosa ne pensi? Dimmelo nel box dei commenti qui sotto. Se non l’hai mai vista, ti consiglio vivamente una sosta. Non ti deluderà.

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Nuovi luoghi tutti da visitare ti aspettano!

Lucy

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