Finalmente si riparte!
Spagna: la nostra meta invernale. Siamo di nuovo on the road e dopo aver tanto pensato alla meta ideale per l’inverno, abbiamo scelto…
Max ha finalmente un bel periodo di pausa dal lavoro, e con il nostro Mulon siamo partiti per la Spagna! Non è stata una scelta semplice perché volevamo andare verso nuove destinazioni per vedere posti mai visti e a dirla tutta in principio avevamo pensato di andare in Grecia percorrendo le coste della Croazia, Montenegro e Albania.
Pensandoci bene però la Spagna rimane sempre la meta migliore in inverno per ciò che riguarda le temperature. Inoltre il gasolio costa meno e anche i prezzi nei supermercati sono leggermente inferiori rispetto ai nostri in Italia.

Prima tappa: la mia Milano
Prima avevamo un paio di impegni. Sabato 19 novembre siamo andati a Muggia da Centro Vacanze per montare sul van il vaso di espansione e fare un lavoro di prevenzione al piatto doccia che aveva tre crepe.
Siccome il prodotto che hanno utilizzato doveva asciugare siamo dovuti tornare a casa per una notte rimandando la partenza al primo pomeriggio del giorno successivo.
Avevo inoltre appuntamenti con estetista e parrucchiera a Milano per lunedì e martedì. Arrivati al mio paese domenica nel tardo pomeriggio, abbiamo subito posteggiato Mulon e con la metropolitana siamo andati in Duomo a fare un giro. Con noi è venuta anche mia figlia che ama andare in centro Milano.




Ovviamente ho passato un po’ di tempo con la mia famiglia e soprattutto con il mio bellissimo nipotino William di 3 anni, figlio di mia sorella. Lo adoro! Un bambino molto intelligente e pieno di energia. Come la maggior parte dei bimbi d’altronde. Non sono più abituata a star dietro ad un bambino e ogni volta giocare con lui è molto stancante. Ma allo stesso tempo mi fa divertire tantissimo e non vorrei più andare via.
In quei giorni faceva freddissimo e pioveva, così nel primo pomeriggio di martedì siamo partiti per allontanarci il più possibile dall’Italia e arrivare ad un buon punto della Francia.
Tappa per la notte: Briançon
Autostrada fino a Torino e poi strada statale fino a Briançon. In Francia le autostrade sono piuttosto care, per cui cerchiamo di evitarle.
In questa cittadina, situata nel dipartimento delle Alte Alpi ai piedi del Colle dell’Izoard e del Colle del Monginevro, c’è un parcheggio che ha quattro stalli per camper con sosta consentita per 24 h e servizi di carico e scarico (100 l di acqua o 1 h di energia elettrica per € 2).

Abbiamo passato una notte abbastanza tranquilla e non eravamo soli. C’erano diversi camper posteggiati.
L’indomani dopo colazione ci siamo rimessi in strada. Lì faceva freddo e non vedevamo l’ora di andare via.
A dirla tutta abbiamo prima sistemato una questione e poi siamo ripartiti. Per farla breve abbiamo acquistato un router che ci da la possibilità di avere gigabyte anche in Europa dato che con i nostri operatori telefonici ne abbiamo pochi per l’estero.
Alla prima accensione a Milano aveva funzionato perfettamente, mentre la sera a Briançon non aveva rete e non riuscivamo a capire perché.

Max ha cercato di risolvere entrando con il PC nel software del router ma senza successo. Così il giorno dopo ho contattato l’assistenza che mi ha prontamente richiamato e ha ripristinato il router da remoto spiegandoci quali fossero le diverse soluzioni in caso si dovesse ripresentare il problema.
Comunque c’era semplicemente da forzare il 4g tramite un flag tra le impostazioni.
Sistemato il router ci siamo rimessi in strada. Per un bel po’ di chilometri ci siamo affidati alle strade statali ma verso le 17 abbiamo optato per l’autostrada perché c’era troppo traffico che rallentava il nostro percorso verso la calda Spagna.




Finalmente in Spagna: La Junquera
Finalmente superiamo il confine francese e giungiamo a La Junquera. È una tappa che facciamo ogni volta che entriamo in Spagna.
Dall’ultima volta che siamo stati qui sono passati tre anni (causa covid) e in questo lasso di tempo le cose sono cambiate. Il solito parcheggio del Gran Jonquera Outlet & Shopping (Indirizzo: Avinguda de Galícia, 22, 28, 17700 Els Límits, Girona, Spagna) è stato chiuso e ci stanno costruendo sopra qualcosa.




Abbiamo comunque dormito di fronte ad uno degli ingressi del centro commerciale, visto che ormai era tardi per cercare un altro posto, e la mattina successiva abbiamo scoperto che dietro l’edificio commerciale c’è un altro parcheggio dove c’erano tantissimi camper posteggiati.
Un’altra posto molto carino, di cui ti ho già parlato in un articolo, e dove volevamo stare per un paio di giorni è Platja d’Aro. Ma anche qui la situazione è cambiata. Il parcheggio dove sostavano ogni anno decine di camper e con servizi di carico e scarico gratuiti, è ora vietato. Hanno messo una sbarra di altezza (2 metri) per evitare la sosta agli autocaravan.
Secondo me è a causa degli stanziali. Non muovevano il camper per settimane o mesi, avevano fuori tavoli e sedie, mettevano cunei livellanti e così via. Sembrava un accampamento e sicuramente più di qualcuno si è lamentato.
Io avrei messo una durata massima della sosta di 72 h in modo da dare possibilità a tutti di usufruire del parcheggio. Ma va così. Ci rimettiamo tutti a causa di alcuni.
La Pobla de Farnals: una piacevole scoperta
Perciò abbiamo proseguito il viaggio approdando a La Pobla de Farnals un paesino sito sempre nella comunità autonoma Valenciana trovato tramite l’applicazione Park4night che ci segnalava un’area sosta camper con servizi di camper service. Un’area molto ben tenuta e con diversi stalli delimitati da pali di legno.




La prima notte abbiamo dormito parcheggiati di fianco all’area, sulla strada, perché non c’era posto all’interno e la mattina seguente ci siamo spostati appena abbiamo visto che un camper usciva.
Siamo stati lì due giorni e abbiamo potuto fare il bucato in una lavanderia self service a due passi a piedi dal’area sosta. E sempre a due passi ci sono un bel lungomare, un supermercato e negozietti vari.



Ti ricordo che l’acqua dei rubinetti o delle fontanelle in Spagna non è buona e in molti casi non è potabile. Quindi bisogna comprarla. Noi acquistiamo i boccioni di acqua da 6 litri in modo che ci duri per 3/4 giorni.







Davvero una bella cittadina. Ha tutti i servizi ed è molto tranquilla. Sicuramente durante la stagione estiva sarà presa d’assalto dai villeggianti. Ha moltissimi locali, ristoranti e strutture ricettive atte a ricevere il turismo estivo. Per fortuna abbiamo potuto visitarla ora che è “vuota”.
Una delle mie preferite: Cullera
Lasciata La Pobla de Farnals ci siamo diretti verso una città in cui eravamo già stati: Cullera, una ridente e frenetica cittadina sul mare della Comunità Valenciana (vedi articolo dedicato) che tanto ci piace. Incastonata tra colline e montagne, offre itinerari naturali e gode di un patrimonio storico-culturale non indifferente.

E mi devo ripetere. Anche qui abbiamo trovato delle novità. Il grande parcheggio sterrato vicino al canale è stato chiuso, così come quello asfaltato che c’è poco prima.
Hanno lasciato solo un piccolo spiazzo proprio di fianco al fiume Júcar dove abbiamo visto esserci diversi mezzi per lo più stanziali. Non ci sono servizi di carico e scarico acque. Il motivo di questi cambiamenti è quasi sicuramente lo stesso di cui ho scritto sopra.
È stato “adibito” alla sosta camper un grande piazzale sterrato praticamente in centro città, gratuito e senza servizi per camper. E noi abbiamo parcheggiato proprio qui per due giorni. Si ha tutto a portata di mano: supermercati, negozi e soprattutto la lunghissima e bellissima spiaggia con bandiere blu di Cullera.

Questa volta ci siamo fermati a Cullera per due motivi. Primo perché avevo lezione di inglese il mercoledì pomeriggio, e secondo perché volevamo andare a visitare il Castello/Santuario collocato sulla sommità di una collina poco fuori città. Eravamo proprio curiosi di vederlo.


Sto frequentando dai primi di ottobre un corso online di inglese livello A1. Terminerà il 5 dicembre con l’esame finale. Per cui ho bisogno di luoghi con una buona connessione internet.
Il castello o Santuario della Vergine del Castello è il monumento più emblematico di Cullera ed è stato dichiarato Bene di Interesse Culturale. E stato costruito tra il 1891 e il 1897 ed è uno dei castelli più famosi della Comunità Valenciana.




Per salire vi sono due strade che si possono fare a piedi. Una è quella che percorrono le auto e l’altra è un sentiero molto in pendenza dove sono collocate le stazioni della via Crucis.
Noi siamo andati su dalla prima e scesi dalla seconda. In ogni caso puoi salire anche in auto. Trovi un piccolo parcheggio ai piedi del santuario nel quale si può anche entrare previo acquisto del biglietto al costo di € 3.





Dalla terrazza del castello si ammira tutta la baia sottostante e praticamente tutta la città. Una vista stupenda che vale la fatica della salita.
Un’altra bella esperienza da portare con noi. In questo viaggio infatti vorremmo si rivedere i luoghi del cuore, ma anche vivere nuove avventure e vedere posti nuovi. Speriamo di riuscire.
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Ci leggiamo alla prossima destinazione di questa nuova esperienza nella splendida Spagna!

Lucy